Una deputata Dem è stata incriminata per scontro con agenti dell'immigrazione

Accusata di aggressione e interferenza, la democratica del New Jersey denuncia un’operazione politica. Protestava contro l’uso di una struttura privata per detenere migranti.

Una deputata Dem è stata incriminata per scontro con agenti dell'immigrazione

Il Dipartimento di Giustizia ha formalmente incriminato la deputata democratica del New Jersey LaMonica McIver, in seguito a uno scontro con agenti federali avvenuto la scorsa settimana all’esterno del centro di detenzione Delany Hall, a Newark. La parlamentare è accusata di aver aggredito un agente dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) mentre cercava di opporsi all’arresto del sindaco della città, Ras Baraka, durante una protesta contro la detenzione di migranti.

McIver è il primo funzionario federale a essere colpito da un’incriminazione nell’ambito della nuova linea dura adottata dall’amministrazione Trump, che ha intensificato le espulsioni e sta prendendo di mira i rappresentanti politici coinvolti in proteste o azioni di ostacolo al piano federale. La deputata ha respinto con decisione le accuse, dichiarando in una nota pubblica che l’azione giudiziaria è “puramente politica” e rappresenta un tentativo di “criminalizzare e scoraggiare il controllo legislativo”. McIver sostiene inoltre di essere stata aggredita dagli agenti e non il contrario.

Il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha confermato l’esistenza di immagini riprese dalle bodycam degli agenti coinvolti, che mostrerebbero McIver mentre colpisce con una gomitata un agente dell’ICE. L’episodio è avvenuto durante l’intervento per l’arresto del sindaco Baraka, poi rilasciato.

Alina Habba, procuratrice ad interim degli Stati Uniti per il Distretto del New Jersey, ha annunciato su X l’archiviazione del caso contro Baraka, ma ha confermato l’incriminazione di McIver per tre capi d’accusa: aggressione, ostacolo e interferenza con le forze dell’ordine. “Nessuno è al di sopra della legge, che si tratti di politici o altri”, ha dichiarato Habba. “È compito di questo ufficio sostenere la giustizia, indipendentemente da chi sei. Ora lasceremo che il sistema giudiziario faccia il suo corso”.

Sulla stessa linea la segretaria del Dipartimento per la Sicurezza Interna, Kristi Noem, che ha scritto su X: “Se qualsiasi persona, indipendentemente dal partito politico, dall’influenza o dallo status, aggredisce un agente delle forze dell’ordine come abbiamo visto fare alla deputata McIver, sarà perseguita nella massima misura prevista dalla legge”.

Il sindaco Baraka ha accolto con favore l’archiviazione del proprio caso, esprimendo nel contempo solidarietà nei confronti di McIver. In una dichiarazione ufficiale condivisa sui canali social della città di Newark, ha ribadito il proprio sostegno alla deputata.

Il giorno della protesta, oltre a McIver e Baraka, erano presenti anche i deputati Bonnie Watson Coleman e Rob Menendez, entrambi democratici del New Jersey. I quattro politici si erano recati presso il centro Delany Hall per contestare l’utilizzo della struttura privata, gestita dalla GEO Group, come centro di detenzione per migranti. Secondo i parlamentari, la società non disponeva dei permessi adeguati, e la loro visita costituiva un legittimo atto di controllo.

Il caso di McIver non è isolato. Lo scorso mese, l’FBI ha arrestato anche un giudice del Wisconsin con l’accusa di aver aiutato un imputato senza documenti a evitare l’arresto da parte dell’ICE. Anche in quel caso è stata formalizzata un’incriminazione, e l’imputata si è dichiarata non colpevole in settimana.

Sul piano politico, i repubblicani della Camera hanno preannunciato possibili conseguenze nei confronti dei tre deputati coinvolti nella protesta a Newark. Il presidente della Camera Mike Johnson ha definito il comportamento dei democratici “estremamente inappropriato” e ha dichiarato che “è abbastanza chiaro che la legge sia stata violata”. Durante una conferenza stampa, Johnson ha indicato che tra le possibili sanzioni vi sono la censura, la rimozione dalle commissioni parlamentari e persino l’espulsione.

Pur riconoscendo che un voto di espulsione richiederebbe una maggioranza dei due terzi – impossibile da raggiungere in presenza del sostegno compatto dei democratici ai colleghi sotto accusa – Johnson ha ribadito l’intenzione di procedere con provvedimenti disciplinari. Il deputato repubblicano della Georgia, Buddy Carter, ha già presentato una risoluzione per rimuovere McIver, Watson Coleman e Menendez dalle rispettive commissioni parlamentari.

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