Trump parlerà con Putin e Zelenskyy per negoziare un cessate il fuoco in Ucraina
Il presidente annuncia un nuovo tentativo di mediazione con i leader di Russia e Ucraina, dopo mesi di stallo. Obiettivo: fermare l’offensiva militare e avviare un accordo di pace.

Il presidente Donald Trump ha annunciato che lunedì parlerà telefonicamente con il presidente russo Vladimir Putin e, successivamente, con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, nel tentativo di negoziare un cessate il fuoco che ponga fine al conflitto in corso in Ucraina. La notizia arriva dopo quattro mesi di trattative rallentate.
L’obiettivo dichiarato è porre fine al “bagno di sangue”, come lo stesso Trump ha scritto sabato su Truth Social, affermando: “Speriamo sia una giornata produttiva, che si arrivi a un cessate il fuoco e che questa guerra molto violenta, una guerra che non sarebbe mai dovuta cominciare, finisca”.

Durante il colloquio con Putin, Trump discuterà anche di scambi commerciali, ma la priorità sarà la situazione militare. Il presidente ha precisato che l’intenzione è fermare un conflitto che, secondo le sue stime, causa ogni settimana oltre 5.000 vittime tra soldati russi e ucraini.
Non è la prima volta che Trump sottolinea il suo ruolo centrale nei negoziati. Intervistato da Fox News venerdì scorso, ha dichiarato: “Sono stanco di vedere altre persone andare a negoziare. Io credo di essere l’unico in grado di chiudere questa questione, e credo che lo faremo rapidamente”. In un’altra occasione, ha aggiunto: “Non succederà nulla finché io e Putin non ci incontreremo. Lui è pronto al tavolo, vuole questo incontro”.
Le trattative per la pace, che Trump aveva promesso di concludere già nel primo giorno del suo mandato, si sono rivelate più complesse del previsto. L’ultima iniziativa diplomatica si è tenuta venerdì a Istanbul, dove per la prima volta dal 2022 rappresentanti di Ucraina e Russia si sono incontrati direttamente. L’incontro si è concluso con un accordo per lo scambio di 1.000 prigionieri, ma senza risultati significativi sul fronte militare.
A guidare la delegazione statunitense nei colloqui in Turchia è stato il segretario di Stato Marco Rubio, che ha riconosciuto la difficoltà di ottenere risultati concreti: “L’unico modo per ottenere un vero progresso è un confronto diretto tra il presidente Trump e il presidente Putin”, ha dichiarato ai giornalisti. Rubio ha anche parlato telefonicamente con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, sottolineando l’impegno degli Stati Uniti per una fine duratura del conflitto e rilanciando l’appello di Trump per un cessate il fuoco immediato.
Nel frattempo, però, le operazioni belliche sono continuate. Proprio nelle ore successive ai colloqui di Istanbul, un attacco con droni russi ha colpito il nord dell’Ucraina, causando una decina di morti.