Stretta di Trump sulla ricerca scientifica: a rischio il primato USA nell'innovazione medica
I drastici tagli ai fondi NIH ed i licenziamenti di massa nelle agenzie federali minacciano decenni di progresso scientifico.

I tagli alla ricerca scientifica americana voluti dal presidente Trump stanno mettendo in seria difficoltà l'intero sistema dell'innovazione statunitense, afferma NBC News in una sua lunga analisi.
Il nuovo corso dell'Amministrazione, caratterizzato da tagli significativi ai fondi e licenziamenti di massa nelle agenzie federali, rischia, infatti, di compromettere decenni di leadership americana nel campo della ricerca medica e scientifica.
Il caso del National Institutes of Health
La misura più controversa riguarda il National Institutes of Health (NIH), dove una nuova policy limiterà al 15% i rimborsi dei costi indiretti dei laboratori che ricevono sovvenzioni federali.
Questo taglio, che secondo le stime dell'agenzia dovrebbe far risparmiare 4 mila miliardi di dollari all'anno, sta già creando proteste nel mondo accademico.
Rick Huganir, neuroscienziato della Johns Hopkins University, il cui laboratorio sta sviluppando terapie per bambini con disabilità intellettive legate a mutazioni genetiche, definisce la situazione potenzialmente devastante.
"La Johns Hopkins Medical School perderebbe 200 milioni di dollari all'anno. Non è possibile fare ricerca scientifica in queste condizioni".
L'impatto sulle istituzioni di ricerca
Le conseguenze si fanno già sentire in tutto il Paese. La Michigan State University rischia di dover abbandonare la costruzione di un centro di ricerca da 330 milioni di dollari dedicato allo studio del cancro, delle malattie cardiovascolari e delle neuroscienze.
Anche il MIRACLE Center, dedicato alla riduzione della mortalità materna e infantile, rischia la chiusura.
William Tate IV, presidente della Louisiana State University, ha dovuto modificare le lettere di accettazione per gli studenti di dottorato, aggiungendo una clausola sulla disponibilità dei fondi. "Storicamente, davamo il benvenuto garantendo un posto da assistente. Ora dobbiamo aggiungere 'se troveremo i soldi'", spiega.
Il taglio del personale e la censura
I tagli non si limitano ai fondi. L'Amministrazione Trump ha anche avviato licenziamenti di massa nelle agenzie scientifiche federali. I Centers for Disease Control and Prevention hanno perso centinaia di dipendenti, inclusi ricercatori chiave per la risposta alle epidemie.
La National Science Foundation potrebbe perdere fino alla metà del personale, mentre il Forest Service ha annunciato il taglio di 3.400 posizioni.
Oltre ai tagli, l'Amministrazione Trump ha imposto restrizioni sui contenuti. Alla CDC, i ricercatori non possono pubblicare nuovo materiale se non in rare circostanze e devono ricevere approvazione prima di comunicare con partner esterni.
All'EPA, circa 170 dipendenti che si occupavano di giustizia ambientale sono stati messi in congedo amministrativo.
Le critiche del mondo scientifico americano
L'Association of American Universities ha avvertito che le istituzioni più piccole "non saranno in grado di sostenere più alcuna forma di ricerca e potrebbero chiudere completamente".
Come afferma Holden Thorp, caporedattore delle riviste Science:
"C'è una battaglia in corso per proteggere non solo i fondi, ma anche lo stesso contratto sociale che il governo federale e le istituzioni hanno sottoscritto per permettere la ricerca scientifica in America negli ultimi 80 anni".
Da parte sua, però, la Casa Bianca difende le misure attraverso il portavoce Kush Desai:
"L'Amministrazione Trump si sta impegnando a tagliare sprechi, frodi e abusi aumentando la trasparenza su dove vanno a finire i limitati dollari dei contribuenti del NIH e come esattamente stanno facendo progredire la ricerca scientifica".