La Cina blocca le consegne Boeing: nuova escalation nella guerra commerciale
Pechino ordina lo stop agli acquisti di aerei e ricambi statunitensi. La misura colpisce direttamente Boeing nel pieno del confronto economico con Washington

La Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di aeromobili dal gigante statunitense Boeing, secondo quanto riportato da Bloomberg. Si tratta di una decisione che si inserisce nell’intensificarsi delle tensioni commerciali tra Pechino e Washington, segnando un nuovo punto critico in una disputa economica sempre più profonda tra le due principali potenze mondiali.
Secondo fonti anonime citate da Bloomberg, le autorità cinesi hanno comunicato alle compagnie aeree nazionali anche la sospensione dell’acquisto di attrezzature e parti di ricambio per aeromobili prodotti da aziende statunitensi. La notizia evidenzia un cambio di rotta significativo nella politica cinese, che fino ad oggi aveva mantenuto una certa prudenza nel colpire direttamente i settori strategici dell’industria aerospaziale statunitense.
L’agenzia di stampa AFP ha contattato sia Boeing che il ministero degli Esteri cinese per ottenere un commento ufficiale, ma al momento non risultano dichiarazioni pubbliche da parte delle due entità.
La misura cinese si inserisce nel contesto di un conflitto commerciale in forte escalation, avviato con l’insediamento del presidente Donald Trump nel gennaio 2025. In pochi mesi, l’amministrazione statunitense ha imposto dazi fino al 145% sulle importazioni dalla Cina, colpendo una vasta gamma di beni e prodotti, tra cui quelli tecnologici e industriali. Pechino ha risposto con fermezza, denunciando quello che definisce “bullismo” economico da parte di Washington, e imponendo dazi del 125% sulle importazioni dagli Stati Uniti.
L’intensificarsi dei dazi ha provocato un’impennata dei costi di importazione, in particolare nel settore dell’aviazione, dove le compagnie cinesi sono fortemente dipendenti da fornitori statunitensi come Boeing. Le misure adottate da Pechino potrebbero avere un impatto rilevante anche su quelle aziende che operano attraverso il noleggio di aeromobili. Secondo quanto riferito da Bloomberg, il governo cinese sta valutando la possibilità di offrire supporto finanziario a queste compagnie per far fronte all’aumento dei costi.
Le decisioni prese dalla Cina sembrano essere parte di una strategia più ampia volta a esercitare pressione sugli Stati Uniti colpendo settori chiave dell’economia. Il blocco delle consegne Boeing non rappresenta solo una misura commerciale, ma anche un segnale politico volto a riaffermare la volontà di Pechino di non cedere alle pressioni economiche esterne.
Nel frattempo, la politica dei dazi portata avanti dal presidente Trump continua a suscitare reazioni a livello internazionale. La settimana precedente, l’amministrazione americana aveva annunciato l’intenzione di congelare ulteriori aumenti tariffari, senza tuttavia offrire a Pechino concessioni immediate. Questo annuncio è arrivato dopo settimane di forti turbolenze sui mercati e crescenti tensioni diplomatiche, che hanno coinvolto non solo la Cina ma anche altri partner commerciali degli Stati Uniti.
Venerdì scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato esenzioni selettive dai dazi recentemente imposti, riguardanti una serie di beni tecnologici di fascia alta, come smartphone, semiconduttori e computer. Tuttavia, l’esclusione di settori come quello aeronautico suggerisce che Washington non intende allentare la pressione proprio su quelle industrie dove la concorrenza con la Cina è più diretta e strategica.