Il Pentagono smantella il programma “Donne, Pace e Sicurezza”: era stato firmato da Trump nel 2017

Definito "woke" e "iniziativa di giustizia sociale", il programma "Donne, Pace e Sicurezza" era stato creato nel 2017 con una legge bipartisan firmata da Trump e sostenuta da membri del suo attuale governo, tra cui Rubio e Noem

Il Pentagono smantella il programma “Donne, Pace e Sicurezza”: era stato firmato da Trump nel 2017

Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato martedì di aver dato inizio allo smantellamento del programma del Pentagono “Donne, Pace e Sicurezza” (Women, Peace & Security, WPS), un'iniziativa volta a promuovere la partecipazione delle donne nei processi di pace e nella prevenzione dei conflitti. L'annuncio è arrivato tramite un post sulla piattaforma social X, nel quale Hegseth ha dichiarato: “Questa mattina, ho orgogliosamente CHIUSO il programma 'Donne, Pace e Sicurezza' all'interno del Dipartimento della Difesa”.

Secondo il Segretario, il WPS rappresenterebbe “un'altra iniziativa woke divisiva/di giustizia sociale/di Biden che sovraccarica i nostri comandanti e le truppe, distogliendo l'attenzione dal nostro compito principale: COMBATTERE LA GUERRA”. Hegseth ha inoltre descritto l'iniziativa come un “programma delle NAZIONI UNITE promosso da femministe e attivisti di sinistra”, sostenendo che “le truppe lo ODIANO”.

Nonostante queste dichiarazioni, il programma WPS non può essere completamente eliminato per via della sua istituzione tramite statuto federale. Di conseguenza, Hegseth ha annunciato che il Dipartimento della Difesa si limiterà a rispettare i requisiti minimi di legge, mentre lavorerà per ottenere la sua abolizione completa durante il prossimo processo di stanziamento dei fondi.

L'iniziativa WPS era stata istituita tramite il Women, Peace and Security Act del 2017, firmato dall’allora presidente Trump e redatto con il contributo di parlamentari di entrambi i partiti. Tra gli autori della legge ci sono Kristi Noem, attuale Segretaria per la Sicurezza Interna ed ex deputata repubblicana del Sud Dakota, e Jan Schakowsky, deputata democratica dell’Illinois. La versione approvata dal Senato fu co-sponsorizzata da Marco Rubio, attuale Segretario di Stato, che al tempo era senatore della Florida.

Rubio ha recentemente riaffermato il proprio sostegno alla legge, descrivendola come “la prima legge approvata da qualsiasi paese al mondo incentrata sulla protezione delle donne e sulla promozione della loro partecipazione nella società”. Anche Mike Waltz, attuale consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Trump ed ex deputato della Florida, era stato tra i fondatori del gruppo parlamentare WPS durante il proprio mandato al Congresso. Lo stesso sito web della campagna di Trump citava l’iniziativa WPS tra i principali successi della sua prima amministrazione per quanto riguarda le politiche a favore delle donne.

La legge mirava a incoraggiare la partecipazione femminile in tutti gli aspetti della prevenzione, gestione e risoluzione dei conflitti internazionali, oltre che negli sforzi di soccorso e ricostruzione post-bellica. Il suo ambito di applicazione riguardava il Dipartimento di Stato, il Pentagono e altre agenzie governative statunitensi. Durante l’amministrazione Biden, il Dipartimento della Difesa aveva pubblicato più piani di attuazione del programma, l’ultimo dei quali risale al dicembre scorso.

In risposta a chi ha ricordato che la legge fu firmata da Trump, Hegseth ha sostenuto che l’amministrazione Biden avrebbe “distorto e strumentalizzato l’iniziativa WPS diretta e focalizzata sulla sicurezza lanciata nel 2017”. Tuttavia, non fatto nessun esempio concreto.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.