Trump blocca il piano israeliano per eliminare il leader supremo iraniano Ali Khamenei
Il presidente americano avrebbe respinto la proposta israeliana secondo fonti della Casa Bianca. Netanyahu nega tutto su Fox News. Intanto ci sono pressioni affinché gli Stati Uniti aiutino Israele nella campagna militare in corso.

Il presidente Donald Trump ha respinto nei giorni scorsi un piano israeliano per uccidere il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei. Lo hanno riferito domenica due funzionari americani all'agenzia Reuters, parlando a condizione di anonimato.
"Gli iraniani hanno ucciso un americano? No. Finché non lo faranno, non intendiamo neppure parlare di prendere di mira la leadership politica", ha dichiarato una delle fonti, un alto funzionario dell'Amministrazione americana.
I contatti tra Washington e Tel Aviv
I funzionari in oggetto hanno spiegato che i vertici americani sono stati in comunicazione costante con quelli israeliani nei giorni successivi al primo massiccio attacco israeliano contro l'Iran. Secondo queste fonti, gli israeliani hanno riferito di aver avuto l'opportunità di eliminare il leader iraniano, ma Trump li ha dissuasi dal piano. Il presidente è stato in frequenti comunicazioni con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Ma interpellato sulle rivelazioni di Reuters, Netanyahu ha smentito tutto in una intervista a Fox News Channel:
"Ci sono così tante false notizie su conversazioni che non sono mai avvenute, e non entrerò in questi dettagli. Ma posso dirvi che facciamo quello che dobbiamo fare. E credo che gli Stati Uniti sappiano cosa è bene per gli Stati Uniti".
Watch the full exclusive interview as Israeli PM @netanyahu responds to @BretBaier following the terror regime of Iran’s missile blitz. pic.twitter.com/Dk0VIDqgxH
— Fox News (@FoxNews) June 15, 2025
La strategia di Trump verso l'Iran
Da parte sua Trump mantiene la speranza di una ripresa dei negoziati tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare, anche se i colloqui inizialmente programmati per domenica in Oman sono stati cancellati a seguito degli attacchi israeliani.
Trump ha dichiarato a Axios venerdì di credere che l'attacco israeliano abbia migliorato le possibilità di raggiungere un accordo: "Non sono riuscito a portarli a un accordo in 60 giorni. Erano vicini, avrebbero dovuto farlo. Forse ora accadrà". Il giorno dopo Trump ha scritto su Truth Social che gli Stati Uniti "non hanno avuto nulla a che fare con l'attacco all'Iran", ma ha avvertito che se l'Iran dovesse attaccare gli interessi americani in Medio Oriente, ordinerebbe una dura rappresaglia.
Secondo Axios, Israele ha nel frattempo chiesto all'Amministrazione Trump di unirsi alla guerra contro l'Iran per eliminare il suo programma nucleare. Un funzionario americano ha dichiarato però che la Casa Bianca attualmente non sta considerando la richiesta.
Oggi, Trump ha detto ad ABC News che gli Stati Uniti non sono coinvolti nella guerra, ma ha lasciato aperta la porta alla possibilità di "essere coinvolti". Due funzionari israeliani hanno intanto riferito che Israele non è interessato ora ad un cessate il fuoco perché non ha ancora raggiunto tutti i suoi obiettivi sulla distruzione del programma nucleare iraniano.
La pressione del Congresso
Nel frattempo, un gruppo di deputati americani pro-Israele, guidato dal democratico Josh Gottheimer del New Jersey e che include anche il deputato repubblicano Don Bacon del Nebraska, sta esortando Trump alla linea dura per ottenere "zero arricchimento, zero percorso verso un'arma nucleare" nei negoziati con l'Iran.
"Questa azione decisiva arriva dopo due mesi di tentativi diplomatici infruttuosi e rappresenta un'opportunità critica per impedire al regime iraniano di acquisire un'arma nucleare", hanno scritto in una lettera a Trump ottenuta da Axios. I parlamentari hanno notato che la scadenza di due mesi fissata da Trump a marzo per un accordo nucleare è arrivata proprio giovedì, giorno dell'attacco israeliano.