Pete Hegseth ha condiviso informazioni sensibili sugli attacchi in Yemen provenienti dai messaggi sicuri di un generale
Il Segretario alla Difesa ha inoltrato dettagli operativi ricevuti tramite sistema sicuro a gruppi privati su Signal, incluso ai suoi familiari. Trump lo difende: "Sta facendo un ottimo lavoro", mentre un deputato repubblicano ne chiede le dimissioni.

Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth è al centro di uno scandalo che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sicurezza nazionale e sull'integrità delle procedure di gestione delle informazioni riservate. Secondo un'esclusiva pubblicata da NBC News, Hegseth avrebbe infatti condiviso tramite l'app di messaggistica Signal dettagli sensibili relativi a operazioni militari statunitensi contro i ribelli Houthi in Yemen, informazioni originariamente trasmesse dal generale Michael Erik Kurilla, comandante dello United States Central Command.
Le informazioni in questione, trasmesse da Kurilla attraverso un sistema governativo sicuro, includevano dati operativi di alto livello come gli orari di decollo dei caccia americani e la tempistica degli attacchi aerei. Tali dettagli, se divulgati in modo improprio, avrebbero potuto compromettere seriamente la sicurezza dei piloti coinvolti e l'esito delle operazioni stesse.
Tempistiche critiche e destinatari inusuali
Secondo tre funzionari statunitensi con conoscenza diretta dei fatti, Hegseth avrebbe utilizzato il proprio telefono personale per inoltrare alcune delle stesse informazioni ricevute da Kurilla in almeno due chat di gruppo su Signal. Una di queste chat includeva funzionari governativi di alto livello e i loro delegati, ma anche, per errore, il direttore della rivista The Atlantic. L’altra conversazione, ancora più controversa, comprendeva la moglie del Segretario, suo fratello, il suo avvocato e alcuni collaboratori.
Due fonti hanno evidenziato che tra la ricezione delle informazioni da parte di Hegseth e la loro condivisione tramite Signal sarebbero trascorsi meno di dieci minuti. Questa rapidità nella trasmissione ha accentuato le preoccupazioni relative alla superficialità con cui sarebbe stata trattata una comunicazione tanto delicata.
Precedenti avvertimenti e smentite ufficiali
L’episodio assume maggiore rilevanza considerando che, secondo quanto riportato dalla stessa NBC News, un assistente avrebbe avvertito Hegseth nei giorni precedenti di evitare la diffusione di informazioni sensibili tramite mezzi non sicuri, specialmente in relazione alle operazioni in Yemen.
Il portavoce principale del Pentagono, Sean Parnell, ha risposto con fermezza alle accuse, affermando che “nessun materiale classificato è mai stato condiviso tramite Signal”. Parnell ha inoltre definito le accuse “un tentativo di sabotare il presidente Trump e il Segretario Hegseth”.
La conferma dell’esistenza di una seconda chat Signal contenente membri della famiglia di Hegseth è stata resa nota dal New York Times domenica pomeriggio, aggiungendo ulteriore pressione su un funzionario già al centro di critiche bipartisan per la sua presunta mancanza di esperienza in ambito militare e gestionale.
Reazioni politiche e difese ufficiali
Durante l’annuale caccia alle uova pasquali alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha espresso pieno sostegno a Hegseth, definendolo “un ottimo elemento” del suo governo e negando qualsiasi disfunzione all’interno del Dipartimento della Difesa.
Dal canto suo, Hegseth ha scelto di minimizzare le accuse, senza tuttavia smentirle in maniera esplicita. “Questo è ciò che fanno i media”, ha dichiarato.
“Non funzionerà con me, perché stiamo cambiando il Dipartimento della Difesa, rimettendo il Pentagono nelle mani dei combattenti”.
Nonostante la linea difensiva adottata dall’Amministrazione, le critiche però non si sono fatte attendere. Il deputato repubblicano Don Bacon del Nebraska, membro della Commissione per le Forze Armate della Camera, è stato il primo rappresentante del partito del presidente a chiedere pubblicamente le dimissioni di Hegseth. “Avevo preoccupazioni fin dall'inizio perché Pete Hegseth non aveva molta esperienza”, ha dichiarato Bacon, ex generale dell’Aeronautica.
“Mi piaceva su Fox, ma ha l’esperienza per guidare una delle più grandi organizzazioni del mondo? Questa è una preoccupazione”.
Nonostante l’indignazione crescente, due consiglieri dell’Amministrazione Trump, che hanno parlato in forma anonima, hanno minimizzato le possibilità di un licenziamento di Hegseth. “Non si parla in questo momento di rimuoverlo o sostituirlo”, ha affermato uno dei consiglieri. “Abbiamo già affrontato situazioni simili e, al momento, non è qualcosa di cui stiamo discutendo”. L’altro ha aggiunto che “l’idea che qualcosa del genere possa costringerlo alle dimissioni non è realtà”.