New Jersey al voto per il governatore, una sfida che guarda a Washington
La democratica Mikie Sherrill e il repubblicano Jack Ciattarelli si contendono la carica in uno dei due soli stati americani che eleggono il governatore quest'anno.
Il New Jersey eleggerà martedì 4 novembre il suo prossimo governatore in una delle elezioni statali più seguite dell'anno. La democratica Mikie Sherrill e il repubblicano Jack Ciattarelli si sfidano per succedere al governatore uscente Phil Murphy, che dopo due mandati non può ricandidarsi secondo la costituzione statale.
La competizione ha attirato l'attenzione nazionale perché il New Jersey e la Virginia sono gli unici due stati che tengono elezioni per governatore quest'anno. Storicamente queste consultazioni vengono considerate un termometro dell'umore degli elettori verso il partito che controlla la Casa Bianca. Con il presidente Donald Trump insediato da gennaio, l'esito potrebbe anticipare le dinamiche delle elezioni di metà mandato del 2026, quando i democratici cercheranno di riconquistare il controllo del Congresso.
I due candidati: profili agli antipodi
I due candidati hanno profili molto diversi. Sherrill ha 53 anni, è deputata al Congresso dal 2018 ed è stata pilota di elicotteri della Marina e procuratrice federale. Madre di quattro figli, residente a Montclair nella contea di Essex, rappresenta le contee suburbane nel Nord del New Jersey. Se vincesse diventerebbe la seconda donna governatrice nella storia dello stato.
Ciattarelli ha 63 anni, è un ex membro dell'Assemblea statale ed è alla terza candidatura consecutiva per la carica di governatore. Nel 2021 perse contro Murphy per soli tre punti percentuali, un risultato sorprendentemente che lo ha convinto a riprovarci. Residente a Somerville, nella contea di Somerset, è un ex contabile che ha avuto una società di editoria medica.
La campagna elettorale si è concentrata principalmente sul costo della vita, un tema che domina le preoccupazioni degli elettori in uno stato già costoso. Entrambi i candidati promettono di rendere il New Jersey più accessibile economicamente, ma con approcci radicalmente diversi. Ciattarelli propone di riformare le aliquote fiscali statali e ridurre le tasse su reddito, imprese e proprietà, tagliando anche la spesa del governo statale che è cresciuta durante i due mandati di Murphy. Sherrill invece punta sul consolidamento dei piccoli distretti scolastici, sulla condivisione di servizi tra i governi locali, sull'aumento dei crediti fiscali per le famiglie a basso reddito e sulla costruzione di più alloggi accessibili.
Il New Jersey ha le tasse sulla proprietà più alte della nazione e i residenti lamentano anche bollette energetiche in forte aumento. Sherrill ha promesso di congelare le tariffe elettriche, una proposta che lo stesso Murphy ha messo in dubbio. Ciattarelli ha detto che ritirerebbe lo stato dalla Regional Greenhouse Gas Initiative, un'iniziativa regionale per ridurre le emissioni.
Sull'immigrazione le posizioni divergono nettamente. Ciattarelli ha promesso di eliminare immediatamente le politiche dello stato che limitano la collaborazione della polizia locale con le autorità federali per l'immigrazione nelle operazioni di rimpatrio. Sherrill non si è spinta così oltre, affermando che solo i criminali violenti dovrebbero essere espulsi ma con le dovute garanzie processuali.
L'ombra di Trump sulla corsa
La presenza di Trump aleggia sulla campagna elettorale, anche se il suo nome non compare sulla scheda elettorale. Il presidente ha endorsato Ciattarelli durante le primarie repubblicane e ha recentemente partecipato a un evento telefonico per sostenerlo. Sherrill ha costruito gran parte della sua campagna avvertendo che Ciattarelli sarebbe un "lacchè" di Trump e promettendo di fare da argine alle politiche presidenziali. Ciattarelli respinge queste accuse e afferma che saprebbe collaborare con l'amministrazione Trump nell'interesse dei residenti del New Jersey, pur servendo prima lo stato.
Il collegamento a Trump è rilevante anche per una ragione statistica. Il New Jersey ha una tradizione consolidata di eleggere un governatore del partito opposto a quello che ha vinto la Casa Bianca l'anno precedente. Tra il 1989 e il 2017 questo schema si è ripetuto senza eccezioni. Murphy lo ruppe nel 2021, vincendo la rielezione mentre Joe Biden era alla presidenza. Quest'anno la tendenza storica favorirebbe i repubblicani.
La campagna è diventata sempre più aspra nelle ultime settimane. Sherrill ha accusato Ciattarelli di aver "ucciso decine di migliaia di persone" perché la sua ex società di editoria pubblicava materiali che, secondo lei, minimizzavano i pericoli degli oppioidi. Ciattarelli ha definito l'accusa "una bugia" e ha annunciato l'intenzione di citarla per diffamazione. A sua volta Ciattarelli ha accusato Sherrill di essersi arricchita tramite operazioni azionarie mentre era al Congresso, ricordando che nel 2022 pagò una multa di 400 dollari per aver riportato in modo improprio alcune transazioni del marito. Sherrill ha risposto di non possedere né commerciare azioni individuali.
Sondaggi e spese da record
I sondaggi mostrano Sherrill in vantaggio, con margini che vanno dai due agli otto punti percentuali a seconda della rilevazione. La maggior parte delle indagini la vede avanti di circa quattro-sei punti. Tuttavia i sondaggisti avvertono che prevedere l'affluenza in un'elezione non presidenziale è estremamente difficile. Nel 2021 i sondaggi davano Murphy avanti di quasi otto punti, ma vinse di soli tre. Da allora alcuni istituti hanno modificato i loro metodi di ponderazione dei campioni per tenere conto dei livelli di istruzione e della distribuzione geografica.
La competizione ha battuto ogni record di spesa. Le due campagne hanno raccolto complessivamente circa 34 milioni di dollari dalla fine di giugno, con Sherrill leggermente in vantaggio. Aggiungendo i contributi dei gruppi esterni che sostengono i due candidati, la spesa totale dovrebbe superare i 200 milioni di dollari, frantumando ogni precedente per un'elezione a governatore nello stato.
Le aree e i gruppi decisivi per la vittoria
Ci sono alcuni gruppi di elettori e aree geografiche come decisive per l'esito. Le contee suburbane benestanti del Nord del New Jersey, come Morris County, hanno tradizionalmente votato repubblicano ma si sono spostate verso i democratici durante l'era Trump. Nel 2021 Ciattarelli ottenne margini molto ampi in queste zone, vincendo alcune località di oltre dieci punti. Ma nel 2024 Trump perse di nuovo terreno lì. La domanda è se Ciattarelli riuscirà a replicare i suoi risultati del 2021 in questi sobborghi benestanti e istruiti, dove l'ostilità verso Trump resta forte.
Un'altra variabile riguarda gli elettori non bianchi, in particolare gli ispanici. Trump nel 2024 migliorò notevolmente i suoi margini nelle aree a forte presenza ispanica del Nord del New Jersey, vincendo contee come Passaic che Biden aveva conquistato nel 2020 con 17 punti di vantaggio. Le città con popolazioni ispaniche superiori al 60 percento hanno registrato spostamenti significativi verso Trump. Ciattarelli nel 2021 non aveva ottenuto questi guadagni. Se riuscisse a replicare i risultati di Trump tra gli elettori ispanici e afroamericani, pur mantenendo i suoi margini nelle aree suburbane, la corsa diventerebbe estremamente serrata.
I primi dati sull'affluenza al voto anticipato mostrano che le contee di Hudson e Passaic, dove oltre il 40 percento della popolazione è ispanica, hanno finora il turnout più basso dello stato. Questo potrebbe preoccupare i democratici, dato che un sondaggio di Fox News ha mostrato Sherrill in vantaggio di 21 punti tra gli elettori ispanici. Un vantaggio che però non serve se quegli elettori non vanno alle urne.
Le implicazioni per la politica nazionale
Il risultato del New Jersey verrà letto attraverso la lente della politica nazionale indipendentemente da chi vinca. Se Sherrill dovesse vincere comodamente, i democratici potrebbero sostenere che l'opposizione a Trump rimane forte e che i recenti guadagni repubblicani erano temporanei. Una vittoria di Ciattarelli permetterebbe invece ai repubblicani di affermare che esiste un reale spostamento a destra nello stato e che possono espandere la loro coalizione elettorale includendo elettori non bianchi della classe operaia.
Gli osservatori concordano sul fatto che l'affluenza sarà decisiva. Nel 2021 solo il 40 percento degli elettori registrati si recò ai seggi. Quest'anno i sondaggisti avvertono che è quasi impossibile prevedere chi voterà in un'elezione non presidenziale, specialmente con Trump alla Casa Bianca che polarizza l'elettorato. Storicamente gli elettori più arrabbiati sono quelli che si mobilitano di più. Nel 2025 potrebbero essere i democratici.
I seggi sono aperti dalle 6 del mattino alle 8 di sera, rispettivamente le 12 e le 2 di notte . Il voto anticipato di persona è iniziato sabato 25 ottobre e si conclude domenica 2 novembre.