La televisione di Stato russa celebra i dazi di Trump: "Ha inflitto un duro colpo al capitalismo"

I propagandisti del Cremlino oscillano tra critiche ed elogi verso il presidente americano, lodando le sue recenti decisioni sui dazi commerciali ed ironizzando sul fatto che abbia deciso di ferire a morte il capitalismo occidentale.

La televisione di Stato russa celebra i dazi di Trump: "Ha inflitto un duro colpo al capitalismo"

I propagandisti della televisione di Stato russa ultimamente stanno vivendo un altalena di emozioni nei confronti di Donald Trump.

Se inizialmente a Mosca si era diffusa l'aspettativa che il presidente americano cedesse a tutte le richieste russe su sanzioni ed Ucraina, la realtà si è rivelata differente, nonostante alcune concessioni spontanee da parte di Trump.

L'umore a Mosca però ora è nuovamente cambiato, passando dalla delusione all'entusiasmo dopo la recente decisione di Trump di imporre dazi commerciali nel "Liberation Day" di mercoledì, da cui la Russia è stata esclusa.

Durante la trasmissione di giovedì de "La Sera con Vladimir Solovyov", i propagandisti della TV di Stato russa hanno espresso soddisfazione per quella che hanno definito la "buffoneria" dell'Amministrazione Trump nel destabilizzare il commercio globale ed indebolire l'economia americana.

"Questo è Il lago dei cigni; Trump sta interpretando il Cigno Nero", ha commentato il politologo Dmitry Kulikov, aggiungendo che Trump vuole "distruggere tutto" e presiedere la distruzione.

"Sembra che stia arrivando la fine del sistema globale, il sistema globale che dura da circa cinquant'anni".

Kulikov ha deriso l'affermazione di Trump secondo cui l'America sarebbe stata sfruttata dagli alleati, ed ha espresso sconcerto per il piano dell'Amministrazione di rivitalizzare l'economia statunitense riportando indietro la manifattura, un processo che potrebbe richiedere anni, se non decenni.

Inoltre, senza immigrati disposti ad accettare lavori a bassa retribuzione, secondo l'analista, le industrie americane saranno costrette a fare affidamento sui robot.

"Il prezzo delle merci certamente aumenterà negli Stati Uniti", ha previsto Kulikov.

"Il vecchio sistema politico ed economico globale è praticamente morto".

Il conduttore Vladimir Solovyov ha concordato: "Quello che stiamo osservando è un evento di proporzioni storiche".

Ha poi aggiunto che "Trump ha distrutto la fiducia" negli Stati Uniti nel mondo mentre indebolisce l'economia americana.

"In realtà, dovrebbe essergli eretto un monumento", ha detto Solovyov. "Questo è stato un duro colpo al sistema del capitalismo".

"Dopo il colpo che Trump ha inferto all'economia globale e all'economia capitalista globale, penso che si meriti almeno una medaglia Sutulov".

La "medaglia Sutulov" – un regalo scherzoso – è un'espressione russa ben nota che descrive un premio senza valore dato da un padrone al suo servo.

L'influenza di Putin su Trump è un tema costante nei media statali, e ogni mossa che indebolisce l'Occidente e aiuta la Russia viene vista attraverso la lente dell'influenza del Cremlino sulle sue decisioni.

"Dobbiamo dargli qualcosa", ha continuato Solovyov. "Un monumento di lui seduto a cavallo o il titolo di economista onorario – deve ottenere qualcosa".

Rivolgendosi a Trump, Solovyov ha dichiarato ironicamente:

"Infliggere questo tipo di colpo – ben fatto, vecchio mio!"

Mentre i russi prolungano i negoziati e intensificano gli attacchi in corso contro l'Ucraina, i principali propagandisti della TV di Stato continuano a prevedere che alla fine abbandonerà l'Ucraina e fermerà permanentemente tutti gli aiuti.

Nonostante la retorica del presidente russo Vladimir Putin, che parla di essere pronto ad accettare il cessate il fuoco con alcune condizioni, la sensazione è che la resa ucraina sia l'unico tipo di cessate il fuoco che Mosca è attualmente disposta a considerare.

I media statali sono, infatti, pieni di avvertimenti secondo cui i cittadini russi non dovrebbero aspettarsi che la guerra finisca presto.

Alla luce dell'incapacità di Trump di consegnare tutto ciò che Putin desidera, i propagandisti della TV di Stato hanno nelle scorse settimane attaccato il loro un tempo amato "Trumpushka".

Numerose trasmissioni hanno fatto riferimento irridente alla sua incapacità di porre fine alla guerra in 24 ore come promesso.

Tra tirate sarcastiche, il decorato conduttore della TV di Stato Vladimir Solovyov è recentemente persino ricorso a minacce nucleari contro gli Stati Uniti, prima che i dazi di Trump tornassero a migliorare il suo umore.

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