La Casa Bianca ritira la nomina di Elise Stefanik come Ambasciatrice alle Nazioni Unite
Decisione basata sulla necessità di mantenere un voto cruciale alla Camera per sostenere l'agenda legislativa di Trump.
La Casa Bianca ha ritirato la nomina della deputata Elise Stefanik (R-N.Y.) come Ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite.
La decisione, comunicata oggi al presidente della Commissione per le Relazioni Estere del Senato, riflette l'importanza strategica del voto della Stefanik alla Camera dei Rappresentanti per l'approvazione dell'agenda legislativa del presidente Trump.
Il senatore Jim Risch (R-Idaho), presidente della Commissione per le Relazioni Estere, ha confermato di aver ricevuto la notizia direttamente dalla Casa Bianca oggi pomeriggio.
“Ho ricevuto una chiamata dalla Casa Bianca", ha dichiarato Risch dopo aver lasciato una colazione con i senatori repubblicani.
"Mi è stato comunicato che stavano ritirando la nomina", ha aggiunto, precisando di essere stato informato solo pochi minuti prima e di non aver ancora avuto "l'opportunità" di formulare una reazione.
Il ritiro della nomina conferma le voci che avevano iniziato a circolare nei media già nelle prime ore della giornata.
La decisione arriva in un momento in cui l'Amministrazione Trump sta cercando di consolidare il sostegno legislativo tra i repubblicani alla Camera su un pacchetto di legge per rinnovare i tagli alle tasse approvati nel 2017 ed approvare nuovi fondi per la difesa e la lotta contro l’immigrazione.
I repubblicani della Camera avevano espresso preoccupazione riguardo alla conferma della Stefanik, temendo che la sua partenza avrebbe complicato l'approvazione dell'agenda legislativa di Trump alla Camera.
Lo Speaker della Camera Mike Johnson (R-La.) avrebbe, infatti, perso un voto cruciale all'interno del suo gruppo parlamentare, con l'aggravante dell'incertezza sui tempi necessari alla governatrice di New York Kathy Hochul per indire elezioni speciali volte a coprire il seggio vacante.
La questione evidenzia la fragilità della maggioranza repubblicana alla Camera e l'importanza strategica di ogni singolo voto per l'Amministrazione Trump.