Tutte le falsità dette da Trump sull'Ucraina
Le dichiarazioni di Trump sull'Ucraina riecheggiano la propaganda russa: dalle false accuse a Zelenskyy alle inesattezze sugli aiuti occidentali e l'espansione NATO

Ieri il presidente Donald Trump ha duramente criticato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy accusandolo di essere un dittatore che ha provocato la guerra con la Russia e sta facendo spendere agli Stati Uniti miliardi senza motivo.
Nei giorni precedenti, Trump aveva già criticato varie volte Zelenskyy.
Ma, come molte altre volte, moltissime delle cose scritte da Trump o non sono proprio vere o sono parzialmente vere.
Trump sostiene che gli Stati Uniti abbiano speso 350 miliardi di dollari per la guerra in Ucraina, superando il contributo europeo di 200 miliardi.
I dati mostrano invece che l'Europa (che include i paesi dell'Ue, Norvegia, Svizzera, Regno Unito e Islanda) per tutta la durata della guerra ha speso di più degli Stati Uniti e dal 2024 la differenza tra gli aiuti e europei a americani è cresciuta.
L'Europa ha destinato 132 miliardi all'Ucraina fino ad ora contro i 114 miliardi di euro americani. Gli impegni europei, inoltre, arrivano fino a 174 miliardi di euro.
L'ex presidente dice poi che Zelenskyy avrebbe detto che metà dei fondi americani destinati all'Ucraina siano "scomparsi".
Un'analisi del Center for Strategic and International Studies (CSIS) spiega che dei 175,2 miliardi di dollari stanziati dal Congresso, circa 75 miliardi sono stati effettivamente ricevuti dall'Ucraina sotto forma di equipaggiamento militare, supporto economico e aiuti umanitari.
Il resto dei fondi non è "scomparso", ma è stato allocato principalmente negli Stati Uniti: il 90% degli aiuti militari e il 60% degli aiuti totali vengono spesi sul territorio americano per la produzione di armi, l'addestramento delle forze ucraine, il supporto alle forze USA in Europa e le attività di intelligence.
Un ulteriore 15% viene speso globalmente per programmi umanitari internazionali.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la maggior parte dei fondi viene gestita da agenzie affidabili come il Dipartimento della Difesa americano, il Dipartimento di Stato e la Banca Mondiale.

Sulla questione delle elezioni, Trump critica la loro mancata organizzazione in Ucraina quando sarebbe stato ora.
La Costituzione ucraina però proibisce espressamente lo svolgimento di elezioni durante i periodi di guerra, una misura pensata per proteggere il processo democratico dall'interferenza straniera.
La Costituzione ucraina allunga, in questo caso, l'autorità del Parlamento fino a quando non potrà essere eletto uno nuovo solo dopo la fine della legge marziale.
Zelenskyy non è quindi un "dittatore", ma sta agendo nel rispetto delle norme ucraine.
Il tasso di approvazione di Zelenskyy inoltre non è del 4%, come sostiene Trump e la propaganda russa.
Secondo un recente sondaggio del Kyiv International Institute of Sociology, condotto tra il 4 e il 9 febbraio 2025, il 57% degli ucraini ha fiducia in Zelenskyy, con un aumento di 5 punti rispetto a dicembre 2024.
Il tasso di approvazione è sopra il 55% in tutte e quattro le macro aree del Paese.

Trump sostiene anche che la NATO avrebbe promesso di non espandersi verso est, ma anche questa affermazione non corrisponde alla realtà.
L'Alleanza Atlantica non si "espande" di propria iniziativa: sono i Paesi che democraticamente scelgono se candidarsi come membri, seguendo un processo che richiede il rispetto di precisi standard.
Se molti ex Paedi dell'orbita sovietica hanno deciso di unirsi alla NATO, è perché vedevano nella Russia una minaccia e cercavano le garanzie di sicurezza offerte dall'Alleanza.
Inoltre, lo stesso Mikhail Gorbaciov, ultimo leader dell'Unione Sovietica, aveva dichiarato in un'intervista del 2014 che "il tema dell'espansione della NATO non fu mai discusso“ nel periodo intercorso tra la caduta del Muro di Berlino e la fine dell’URSS.
Per quanto riguarda l’invasione russa, invece, dal punto di vista legale, l'Articolo 103 della Carta delle Nazioni Unite è chiaro: gli obblighi della Carta hanno la precedenza su qualsiasi altro accordo internazionale.
Di conseguenza, l'invasione russa dell'Ucraina viola uno dei principi cardine della Carta ONU, che vieta l'uso della forza contro altri Stati.
Non hanno quindi alcun valore legale le giustificazioni russe basate su presunte promesse o rivendicazioni storiche.
Infine, l'affermazione di Trump secondo cui questa guerra "non doveva iniziare" da parte ucraina è smentita dai fatti: è stata la Russia ad invadere l'Ucraina il 24 febbraio 2022, dando inizio al conflitto.
Ci sono anche i filmati che mostrano i carri armati russi varcare il confine ucraino dal territorio bielorusso presso Senkivka, segnando l'inizio dell'invasione su larga scala.
In qualsiasi modo si voglia girarla, è stata, dunque, la Russia ad invadere l’Ucraina, dando così via alla guerra, e non viceversa.
