Trumpismo: una visione politica più vicina a Russia e Turchia che all'Europa

Secondo un'analisi del Financial Times, i sostenitori di Trump hanno principi più vicini a Russia e Turchia che all'Europa occidentale. Le recenti decisioni dell'amministrazione americana riflettono questa distanza valoriale, rendendo difficile il dialogo con i tradizionali alleati

Trumpismo: una visione politica più vicina a Russia e Turchia che all'Europa
Photo by Natilyn Hicks Photography / Unsplash

Da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca per il secondo mandato, le sue decisioni hanno continuamente rotto con le tradizioni politiche e il classico approccio alla politica.

Un'analisi condotta dal Financial Times sui dati del World Values Survey evidenzia come questa divergenza non è casuale, ma riflette un cambiamento fondamentale nei valori che guidano l'America di Trump. Dai dati emerge che su questioni cruciali come la cooperazione internazionale, la fiducia nelle istituzioni e lo stile di leadership, i sostenitori del movimento MAGA (Make America Great Again) hanno orientamenti ideologici molto più simili a quelli riscontrabili in Russia o Turchia che nel resto del mondo occidentale democratico.

Questa divergenza risulta evidente anche quando si confrontano i repubblicani americani con i loro omologhi conservatori in Europa e Canada. I repubblicani dell'era Trump rappresentano ormai una corrente politica distinta rispetto alla destra britannica, francese o italiana sulle principali questioni che definiscono l'attuale periodo.

Il fenomeno appare particolarmente significativo se confrontato la situazione attuale con il passato. I repubblicani di vent'anni fa avevano posizioni molto più allineate con quelle degli altri paesi occidentali, sia in relazione al rifiuto dell'autocrazia che al sostegno alla cooperazione internazionale, come dimostra la stretta alleanza tra George W. Bush e Tony Blair.

L'ampiezza e la profondità di questa divisione valoriale ha conseguenze concrete sui rapporti diplomatici. Come scrive il Financial Times, il dialogo tra Trump e leader occidentali come Keir Starmer o Emmanuel Macron è complesso come "il primo incontro tra due civiltà precedentemente isolate". Gli obiettivi e le strategie che sono scontati nel resto dell'Occidente sembrano estranei all'attuale amministrazione americana.

Sebbene il movimento MAGA avesse già dato inizio a questa divergenza valoriale nel 2016, durante il primo mandato di Trump molte delle sue inclinazioni più estreme erano state moderate dalle persone che lo circondavano. Oggi queste influenze moderate sono state sostituite da persone che condividono la sua visione.

L'amministrazione americana incarna quindi per la prima volta pienamente i valori di Trump e dei suoi sostenitori. L'atteggiamento aggressivo mostrato da Trump e Vance nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è stato criticato anche da voci di destra oltreoceano, ma non dai Repubblicani.

Riconoscere questa nuova realtà è fondamentale, spiega il Financial Times. I leader occidentali, dal Canada all'Europa, hanno maggiori possibilità di avere successo sia nei rapporti con Trump che nel futuro geopolitico ed economico se comprendono che lui e Vance vedono il mondo in modo completamente diverso.

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