Trump ordina un'inchiesta sull'uso dell'autopen da parte di Biden

Il presidente ha diretto i funzionari della sua Amministrazione a indagare sul presunto uso dell'autopen per nascondere il declino cognitivo del suo predecessore. Biden respinge le accuse definendole "ridicole e false".

Trump ordina un'inchiesta sull'uso dell'autopen da parte di Biden

Il presidente Trump ha ordinato ieri sera ai funzionari della sua Amministrazione di avviare un'inchiesta sull'uso dell'autopen da parte dell'ex presidente Joe Biden per firmare documenti ufficiali, sollevando esplicitamente dubbi sulle condizioni mentali del suo predecessore al momento delle firme. L'indagine dovrà verificare "se certi individui abbiano cospirato per ingannare il pubblico sullo stato mentale di Biden e esercitare incostituzionalmente le autorità e responsabilità del presidente".

Da parte sua, Joe Biden ha già respinto categoricamente qualsiasi suggerimento che non fosse lui a prendere le decisioni alla Casa Bianca, definendo tali affermazioni "ridicole e false" in una dichiarazione condivisa sempre ieri sera con diverse testate.

"Lasciatemelo dire chiaramente: ho preso io le decisioni durante la mia presidenza. Ho preso io tutte le decisioni sui perdoni, gli ordini esecutivi, la legislazione e le proclamazioni presidenziali".

L'ordine presidenziale

Nel suo ordine esecutivo, Trump ha chiesto di aprire una indagine sull'Amministrazione Biden, sostenendo che l'ex presidente "ha sofferto di un grave declino cognitivo" per anni, e che negli ultimi mesi è diventato "sempre più evidente" che i suoi collaboratori avrebbero "abusato del potere delle firme presidenziali attraverso l'uso di un autopen per nascondere il declino cognitivo di Biden e affermare la sua autorità".

L'inchiesta si concentrerà sulle "circostanze che circondano la presunta esecuzione di numerose azioni esecutive da parte di Biden durante i suoi ultimi anni in carica". Questo includerà "i documenti politici per i quali è stato utilizzato l'autopen, compresi concessioni di clemenza, ordini esecutivi, memorandum presidenziali o altre decisioni politiche presidenziali", e "chi ha deciso che la firma del presidente fosse apposta".

Secondo l'ordine, la nuova inchiesta dovrà occuparsi di diverse aree specifiche. Tra queste, l'esistenza di qualsiasi attività "coordinata o meno, per nascondere deliberatamente al pubblico informazioni riguardanti la salute mentale e fisica di Biden". L'indagine esaminerà anche eventuali "accordi tra i collaboratori di Biden per dichiarare cooperativamente e falsamente che i video in cui si affermava l'incapacità cognitiva del presidente fossero falsi", nonché eventuali "accordi tra i collaboratori di Biden per richiedere false dichiarazioni pubbliche che esaltassero le capacità del presidente" e lo scopo di tali attività, "incluso affermare l'autorità del presidente".

I precedenti di uso dell'autopen

Tuttavia, nonostante ciò che afferma Trump, l'uso dell'autopen da parte dei presidenti americani ha una lunga storia. Secondo la Shappell Manuscript Foundation, già il terzo presidente Thomas Jefferson utilizzava un precursore dell'autopen del 19° secolo chiamato macchina poligrafica. Anche il 38° presidente Gerald Ford ha riconosciuto di aver utilizzato l'autopen, mentre l'ex presidente Obama è stato il primo a firmare una legge con questo strumento nel 2011. Lo stesso Trump, 78 anni, che ha anch'egli affrontato domande sulla sua acutezza mentale, ha ammesso di aver utilizzato l'autopen in alcune occasioni come "per inviare una lettera a qualche giovane".

Una inchiesta per distrarre da altri problemi?

L'inchiesta arriva in un momento in cui i repubblicani sembrano sempre più desiderosi di distogliere l'attenzione da questioni come l'ansia per la situazione economica e gli indici di gradimento mediocri del presidente. Trump ha denunciato come "FALSI" i sondaggi che mostrano i suoi indici di approvazione in calo.

La vicenda si inserisce però anche in un contesto più ampio di scrutinio sulla forma fisica e mentale di Biden. La sua scarsa performance nel dibattito presidenziale di giugno contro Trump lo scorso anno aveva scatenato domande sulla sua idoneità a servire e alla fine lo aveva portato a ritirarsi dalla corsa elettorale. Quest'anno l'attenzione sull'età e l'idoneità di Biden a servire come presidente si è rinnovata dopo la sua diagnosi di cancro e la pubblicazione del libro "Original Sin" di Alex Thompson e Jake Tapper.

La Commissione Vigilanza della Camera a guida repubblicana aveva già chiesto il mese scorso la testimonianza del medico di Biden e dei suoi principali consiglieri in un'inchiesta che procede parallelamente a quella lanciata al Senato dal senatore Ron Johnson, repubblicano del Wisconsin. L'indagine ordinata da Trump rappresenta quindi un ulteriore sviluppo in una serie di iniziative volte a esaminare la gestione della presidenza Biden e le condizioni di salute dell'ex presidente durante il suo mandato.

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