Trump impone dazi del 25% su acciaio e alluminio

Le nuove misure, che entreranno in vigore dal 12 marzo, colpiscono le importazioni di metalli da tutti i Paesi, ad eccezione dell'Australia. Canada, Brasile e Messico, principali fornitori degli Stati Uniti, si preparano a rispondere mentre l'Unione Europea annuncia contromisure.

Trump impone dazi del 25% su acciaio e alluminio
Photo by Ricardo Gomez Angel / Unsplash

Donald Trump ha firmato nel corso della notte un decreto che impone dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, eliminando esenzioni e quote precedentemente concordate con diversi Paesi.

La decisione, presentata come una misura per proteggere l'industria nazionale americana, rischia però di innescare tensioni commerciali su più fronti.

"Oggi semplifico i nostri dazi su acciaio e alluminio affinché tutti capiscano cosa significano. È il 25%, senza eccezioni o esenzioni. E vale per tutti i Paesi", ha dichiarato il presidente americano dalla Casa Bianca.

L'unica potenziale deroga riguarda l'Australia, Paese per il quale Trump ha confermato di voler considerare un'esenzione per via della presenza di un surplus commerciale con gli Stati Uniti.

La misura colpisce particolarmente il Canada, principale fornitore di acciaio e alluminio degli Stati Uniti.

Il Ministro canadese dell'industria François-Philippe Champagne ha definito i dazi "totalmente ingiustificati", promettendo una risposta "chiara e calibrata".

Anche Brasile, Messico e Corea del Sud, altri importanti fornitori di acciaio, subiranno l'impatto dei nuovi dazi.

L'annuncio ha suscitato preoccupazione nel settore industriale americano.

Gli esperti ritengono che i dazi potrebbero avere effetti negativi sull'economia statunitense, poiché acciaio e alluminio sono materie prime essenziali per molti settori produttivi, inclusa l'industria automobilistica.

Secondo Maurice Obstfeld del Peterson Institute for International Economics, i dazi potrebbero provocare "uno shock significativo dell'offerta" sul mercato americano.

La Commissione Europea, da parte sua, ha annunciato di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale dei nuovi dazi, ma si prepara a rispondere.

Il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha assicurato che l'Unione europea "risponderà" come aveva fatto durante il primo mandato di Trump, quando aveva imposto dazi su prodotti simbolici americani come il bourbon e le motociclette Harley-Davidson.

Trump ha anche anticipato l'introduzione di "dazi reciproci" nei prossimi giorni, con l'obiettivo di allineare la tassazione dei prodotti in entrata negli Stati Uniti al modo in cui vengono tassati i prodotti americani all'estero.

Durante il suo primo mandato (2017-2021), il presidente aveva già imposto dazi del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio, successivamente revocati per molti Paesi da lui stesso o dal suo successore Joe Biden.

La Cina, pur esportando quantità limitate di acciaio direttamente negli Stati Uniti, è considerata responsabile dell'eccesso di capacità produttiva mondiale.

Secondo Washington, la produzione cinese sovvenzionata costringe altri Paesi a esportare di più e porta al trasbordo dell'acciaio cinese attraverso altri Paesi per eludere dazi e restrizioni commerciali.

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