Trump aumenta i dazi sulla Cina di un ulteriore 10%, citando il flusso di droghe illegali

Il presidente ha deciso di intensificare la guerra commerciale in corso con uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti.

Trump aumenta i dazi sulla Cina di un ulteriore 10%, citando il flusso di droghe illegali

Gli Stati Uniti aumenteranno i dazi sulla Cina di un ulteriore 10% a partire da martedì, citando come motivo il flusso di droghe illegali nel paese. Lo ha annunciato il presidente Donald Trump attraverso un post sul suo social network Truth Social.

"Le droghe continuano a entrare nel nostro Paese dal Messico e dal Canada a livelli molto alti e inaccettabili. Una grande percentuale di queste droghe, molte delle quali sotto forma di Fentanyl, sono prodotte e fornite dalla Cina".

Nel suo post, il presidente ha inoltre confermato che anche i dazi del 25% programmati sulle importazioni da Canada e Messico entreranno in vigore martedì.

Questa dichiarazione chiarisce la confusione seguita alle dichiarazioni rilasciate da Trump durante la riunione di gabinetto di ieri, quando non era stato chiaro se tali dazi fossero ancora previsti o meno.

Si tratta di un'escalation nella crescente guerra commerciale con uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, che avviene in un contesto di fiducia dei consumatori in calo.

Sempre più americani si aspettano, infatti, un nuovo forte aumento dell'inflazione, indicando proprio i dazi imminenti come causa principale di questa preoccupazione.

In seguito all'annuncio, i mercati finanziari hanno reagito immediatamente: le azioni delle principali compagnie sono scese, i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati e il dollaro statunitense ha registrato un forte rialzo.

Durante la campagna elettorale, Trump aveva parlato di un possibile dazio del 60% sulle importazioni cinesi. Successivamente, aveva suggerito un ulteriore 10% specificamente per la questione del fentanyl.

Alla fine, il presidente aveva temporaneamente rinunciato all'applicazione del dazio più elevato, imponendo inizialmente solo quello del 10% sulla Cina all'inizio di questo mese.

Contestualmente, Trump aveva annunciato anche i dazi del 25% su Canada e Messico, sospendendoli temporaneamente dopo che i leader di entrambi i Paesi avevano adottato misure iniziali per arginare il flusso di droghe.

Più recentemente, il presidente ha anche annunciato l'intenzione di imporre dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, nonché ulteriori dazi di ritorsione nei confronti di tutti i Paesi che applicano a loro volta dazi sulla vendita di prodotti americani.

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