Trump aperto all'uso dell'Insurrection Act per dispiegare l'esercito
Il presidente valuta l'opzione dopo il blocco giudiziario all'invio della Guardia nazionale a Portland. Miller denuncia "insurrezione legale" contro l'agenda della Casa Bianca

Il presidente Donald Trump ha dichiarato lunedì di essere disposto a considerare l'uso dell'Insurrection Act per dispiegare l'esercito se i tribunali federali dovessero impedirgli di inviare la Guardia nazionale per proteggere edifici federali e condurre operazioni di ordine pubblico. Le dichiarazioni sono arrivate un giorno dopo che un giudice federale ha bloccato il presidente dall'inviare truppe della Guardia nazionale a Portland, Oregon.
Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, Trump ha affermato di non vedere ancora la necessità di utilizzare l'Insurrection Act, ma ha aggiunto: "Se dovessi attuarlo, lo farei, se le persone venissero uccise e i tribunali ci stessero ostacolando, o governatori o sindaci ci stessero ostacolando". Il presidente ha poi criticato duramente la situazione di Portland, definendola "un inferno in fiamme" e accusando il giudice di aver "perso la strada" nel tentativo di "fingere che non ci sia alcun problema".
L'Insurrection Act del 1807 è una legge federale che consente al presidente di dispiegare a livello nazionale l'esercito degli Stati Uniti o di federalizzare le truppe della Guardia nazionale statale per sedare quella che il presidente considera un'insurrezione contro gli Stati Uniti. La legge rappresenta uno degli strumenti più controversi a disposizione del potere esecutivo per l'uso della forza militare sul territorio nazionale.
La vicenda di Portland si inserisce in un più ampio scontro tra l'amministrazione Trump e il sistema giudiziario. Il presidente sostiene che la città dell'Oregon sia stata "presa" da "terroristi domestici" di sinistra, giustificando così la necessità di un intervento federale. Il blocco giudiziario ha però impedito l'invio delle truppe, scatenando la reazione dell'amministrazione.
Il vice capo di gabinetto della Casa Bianca Stephen Miller ha intensificato i toni dello scontro, dichiarando lunedì mattina che l'amministrazione stava affrontando una "insurrezione legale" e che le sentenze che ostacolano l'agenda della Casa Bianca equivalgono a "un'insurrezione contro le leggi e la Costituzione degli Stati Uniti". Miller ha aggiunto che "dobbiamo avere tribunali distrettuali in questo paese che si vedano come sottoposti alle leggi e alla Costituzione e non in grado di prendere per sé poteri che sono riservati esclusivamente al presidente".
Non è la prima volta che Trump considera l'uso dell'Insurrection Act. Durante la campagna elettorale del 2024, il presidente aveva dichiarato che avrebbe utilizzato la legge per sopprimere i disordini. Inoltre, alla fine del suo primo mandato presidenziale, alcuni dei suoi sostenitori lo avevano esortato a invocare la legge per cercare di mantenere il potere dopo la sconfitta contro l'ex presidente Joe Biden.
Le dichiarazioni di Trump sollevano questioni costituzionali significative riguardo al bilanciamento dei poteri tra esecutivo e giudiziario. L'uso dell'Insurrection Act rappresenterebbe un'escalation drammatica nelle tensioni tra l'amministrazione federale e le autorità locali, nonché tra la Casa Bianca e il sistema giudiziario federale che ha bloccato l'iniziale dispiegamento della Guardia nazionale.