Trump annuncia nuovi colloqui commerciali con la Cina
Il presidente ha comunicato che una delegazione americana incontrerà funzionari cinesi nella capitale britannica per tentare un nuovo accordo. In aprile era partita l’escalation dei dazi reciproci tra le due potenze.
Donald Trump ha annunciato che nuovi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina si terranno lunedì prossimo a Londra. Lo ha fatto tramite un messaggio pubblicato su Truth Social precisando che una delegazione americana di alto livello incontrerà rappresentanti cinesi “nel quadro dell’accordo commerciale”. L’obiettivo è rilanciare un’intesa tra le due principali potenze economiche mondiali, dopo settimane di tensione legate a una nuova ondata di dazi reciproci.
La delegazione statunitense sarà composta dal segretario al Tesoro Scott Bessent, dal ministro del Commercio Howard Lutnick e dal rappresentante per il commercio Jamieson Greer. Trump si è detto fiducioso sull’esito dell’incontro, affermando: “Questa riunione dovrebbe andare molto bene”.

Si tratterà del secondo incontro tra Stati Uniti e Cina da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. Il primo si era svolto a Ginevra il 10 e 11 maggio e aveva portato a una tregua temporanea nella guerra commerciale in corso. Al termine di quelle trattative, gli Stati Uniti avevano deciso di ridurre i dazi sui prodotti cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina aveva risposto con un taglio delle proprie tariffe dal 125% al 10% sui beni americani. L’intesa prevedeva una durata di novanta giorni.
Lo scontro tra Washington e Pechino si era riacceso all’inizio di aprile, quando Trump aveva annunciato una nuova politica di dazi “reciproci” che impone almeno il 10% su tutti i prodotti importati negli Stati Uniti, indipendentemente dalla loro origine. I beni cinesi erano colpiti in particolare da un ulteriore 34% di dazi, sommati a quelli preesistenti, tra cui il 20% legato alla lotta contro il traffico di fentanyl, l’oppioide responsabile di una grave crisi sanitaria negli Stati Uniti.
La Cina aveva risposto con misure speculari, portando a un’escalation che aveva visto le due capitali applicare dazi del 125% e 145% rispettivamente sui prodotti dell’altra parte. Questo inasprimento ha avuto un impatto diretto sul volume degli scambi tra le due economie, rallentandoli sensibilmente.
Mercoledì scorso, il presidente americano aveva nuovamente accusato la Cina di non rispettare i termini dell’accordo di de-escalation. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Trump sarebbe stato irritato dalla lentezza con cui Pechino ha rilasciato nuove licenze di esportazione per terre rare e altri materiali strategici utilizzati nella produzione di semiconduttori e automobili.
Giovedì, però, il clima si è disteso almeno in parte, con un colloquio telefonico tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, il primo dall’inizio delle tensioni commerciali. Trump ha descritto la conversazione come “molto positiva”. Dal canto suo, Xi ha esortato il presidente americano a “raddrizzare la traiettoria del grande vascello delle relazioni sino-americane”, secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale Chine nouvelle.
L’incontro previsto a Londra rappresenta quindi un nuovo tentativo di ricomporre le divergenze e riportare stabilità nei rapporti economici tra Washington e Pechino. I precedenti colloqui avevano prodotto una tregua parziale, ma la fragilità dell’intesa e il riemergere delle accuse reciproche dimostrano la difficoltà di raggiungere un accordo duraturo in un contesto segnato da sfiducia e competizione strategica.