Trump annuncia dazi del 100% su chip e semiconduttori

La misura, annunciata alla Casa Bianca alla presenza del CEO di Apple Tim Cook, punta a incentivare la produzione nazionale e rafforza la strategia di reindustrializzazione del presidente

Trump annuncia dazi del 100% su chip e semiconduttori
White House

Il presidente Donald Trump ha annunciato l'intenzione di imporre dazi del 100% su chip e semiconduttori importati, escludendo dalla misura le aziende che hanno deciso di investire nella produzione sul territorio statunitense. L’annuncio è stato fatto il 6 agosto durante un evento nello Studio Ovale, alla presenza del CEO di Apple Tim Cook, in visita alla Casa Bianca per presentare un nuovo piano di investimenti da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti.

“Metteremo un dazio, approssimativamente del 100%, su chip e semiconduttori”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che le aziende che producono negli Stati Uniti non saranno soggette alla nuova imposizione: “Se stai costruendo negli Stati Uniti d’America, non c’è alcun costo. Anche se stai costruendo e non stai ancora producendo in grandi quantità di posti di lavoro... non ci sarà alcun costo”.

Il presidente non ha fornito dettagli sulle tempistiche dell’entrata in vigore dei dazi, che si inseriscono comunque in un contesto più ampio di escalation commerciale. Tra i settori già colpiti ci sono l’acciaio, l’alluminio e il rame, soggetti a dazi del 50%, e le automobili importate, colpite da una tariffa del 25%. Inoltre, decine di Paesi sono soggetti a dazi specifici introdotti il 2 aprile e annunciati come parte del Liberation Day, una giornata simbolica per la strategia commerciale dell’amministrazione.

La misura sui semiconduttori potrebbe avere un impatto diretto sui prezzi al consumo di beni tecnologici come personal computer, smartphone, veicoli elettrici e console per videogiochi, data la centralità di questi componenti nell’elettronica di consumo. Tuttavia, secondo la Casa Bianca, l’obiettivo dichiarato della nuova politica è quello di rafforzare l’industria nazionale, proteggere la sicurezza economica e favorire l’occupazione interna.

A sostegno di questa strategia, l’amministrazione ha citato come esempio la recente decisione di Nvidia di produrre interamente negli Stati Uniti i suoi supercomputer per l’intelligenza artificiale. In aprile, l’azienda ha annunciato la costruzione di chip avanzati in Arizona e di supercomputer AI in Texas, segnando un cambio di passo rispetto alle produzioni precedenti. La Casa Bianca ha salutato l’iniziativa come “l’effetto Trump in azione”, sottolineando in una nota ufficiale che “riportare in patria queste industrie è un bene per i lavoratori americani, per l’economia americana e per la sicurezza nazionale”.

Con l'annuncio del nuovo pacchetto di dazi sui semiconduttori, l’amministrazione continua a perseguire una politica industriale centrata sul rafforzamento della capacità produttiva interna, utilizzando la leva tariffaria come strumento di pressione e incentivo. Il coinvolgimento di Apple nel piano di investimenti da 100 miliardi di dollari, così come l’adesione di altre aziende come Nvidia, rappresenta uno degli elementi cardine della strategia economica del presidente, che insiste nel legare il vantaggio fiscale e commerciale all’impegno produttivo sul suolo nazionale.

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