Stephen Miller in pole position per il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale

Il consigliere per la Sicurezza Interna è considerato tra i principali candidati per succedere a Mike Waltz. Miller gode della piena fiducia del presidente Trump e potrebbe mantenere più incarichi contemporaneamente

Stephen Miller in pole position per il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale

Stephen Miller, attualmente vice capo dello staff e principale consigliere politico del presidente Donald Trump, sta emergendo come uno dei principali candidati per assumere il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale. La notizia, riportata da Axios sulla base di cinque fonti a conoscenza della situazione, arriva dopo la rimozione di Mike Waltz dall’incarico, avvenuta giovedì scorso. Waltz è stato infatti nominato dal presidente come prossimo ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite.

Trump licenzia Mike Waltz e Alex Wong dal Consiglio di Sicurezza Nazionale dopo lo scandalo Signal
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale e il suo vice abbandoneranno i loro incarichi alla Casa Bianca già nella giornata di oggi, dopo le polemiche legate alla fuga di informazioni avvenuta a marzo tramite una chat di Signal.

Miller è una figura chiave all’interno dell’amministrazione Trump, noto per essere l’architetto delle politiche restrittive in materia di immigrazione. Considerato da molti la mente dietro le iniziative più controverse del presidente su questo fronte, è anche uno dei consiglieri più longevi e fidati del leader repubblicano. Il suo nome ha iniziato a circolare come possibile successore di Waltz quasi immediatamente dopo l’annuncio della nomina all’ONU.

Nel frattempo, il segretario di Stato Marco Rubio ha assunto temporaneamente le funzioni di consigliere per la sicurezza nazionale, ma secondo fonti vicine alla sua cerchia, è già fortemente impegnato nella gestione del Dipartimento di Stato e non avrebbe intenzione di mantenere a lungo il doppio ruolo.

Attualmente, Miller è anche consigliere per la Sicurezza Interna, un incarico che ha rafforzato la sua influenza nella definizione della linea dell’amministrazione su tematiche legate alla migrazione e alla protezione dei confini. Tra le sue iniziative più difese c’è l’introduzione di rimpatri immediati per gli immigrati non autorizzati, senza passare per le consuete udienze in tribunale. Una fonte della Casa Bianca, interpellata da Axios, ha elogiato il modo in cui Miller ha gestito il Consiglio per la Sicurezza Interna, definendolo “come un orologio” e sottolineando che è stato “infinitamente più efficace del Consiglio di Sicurezza Nazionale, con una frazione minima del personale”.

Donald Trump è noto per affidarsi a un numero ristretto di consiglieri di fiducia, ai quali assegna più incarichi contemporaneamente. Una prassi che, secondo diverse fonti interne all’amministrazione, renderebbe del tutto plausibile l’eventuale nomina di Miller, anche mantenendo le sue attuali responsabilità. Lo stesso modello è già in atto con Rubio, che ricopre provvisoriamente due ruoli.

Un’altra fonte della Casa Bianca ha evidenziato la stretta collaborazione tra Miller e Rubio nel definire la politica migratoria dell’amministrazione, affermando che questo precedente potrebbe rendere Miller un “abbinamento perfetto” per il nuovo incarico. Una terza fonte ha aggiunto che molti vedrebbero in Miller “la persona perfetta per riportare il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale a un ruolo politico a livello di staff, che riferisce al capo dello staff, invece di qualche posizione ministeriale gonfiata”.

Non è ancora chiaro per quanto tempo il presidente Trump intenda mantenere il segretario di Stato Marco Rubio nel ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale ad interim. Tuttavia, una delle fonti citate ritiene che “se Stephen vuole l’incarico, è difficile immaginare perché Trump dovrebbe dire di no”.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.