Stati Uniti e Unione Europea verso un accordo commerciale sulle questioni non tariffarie

Circola una bozza di intesa su argomenti come le regole digitali e la deforestazione, ma restano incerte le sorti dei dazi reciproci con scadenza al 9 luglio.

Stati Uniti e Unione Europea verso un accordo commerciale sulle questioni non tariffarie

Stati Uniti e Unione Europea sembrano vicini a raggiungere un accordo commerciale preliminare su una serie di questioni non tariffarie, dalla regolamentazione tecnologica alla politica ambientale, secondo una bozza circolata dall'ufficio del rappresentante commerciale statunitense, riportata inizialmente dal Wall Street Journal. Tuttavia, rimane ancora incerto il destino dei dazi reciproci annunciati o minacciati da entrambe le parti, in vista della scadenza critica del 9 luglio fissata dal presidente Trump per l'imposizione di nuove tariffe.

Secondo fonti informate, il documento in fase avanzata non affronta specificamente le tariffe che Trump ha minacciato o già imposto all'Europa, come il dazi reciproci del 20% sospesi lo scorso aprile e le tariffe maggiorate su settori cruciali quali auto e acciaio. Allo stesso modo, non viene menzionata la possibile risposta tariffaria europea, che entrerebbe in vigore il 14 luglio in assenza di un'intesa complessiva.

Non è chiaro, inoltre, se questi temi tariffari verranno trattati in un accordo separato, se i negoziati relativi siano in fase di stallo, o se i due partner commerciali decideranno di estendere ulteriormente le discussioni, superando così la scadenza fissata.

Esenzioni per le aziende tecnologiche americane

La bozza circolata include disposizioni significative relative alla regolamentazione digitale europea. Stati Uniti e UE avvierebbero infatti un dialogo su come implementare il Digital Markets Act (DMA), legge europea concepita per controllare le grandi piattaforme tecnologiche, e nel corso di tale dialogo le aziende americane verrebbero esentate dalla sua applicazione.

La normativa europea, entrata in vigore recentemente, ha già portato a multe significative nei confronti di Apple e Meta Platforms. Un'esenzione temporanea per le compagnie statunitensi, responsabili della maggior parte delle piattaforme digitali regolate dal DMA, attenuerebbe però fortemente gli effetti della normativa europea.

Sospensione delle regole sulla deforestazione

Tra le altre misure previste dalla bozza, l'Unione Europea si impegnerebbe a ritardare di un anno l'applicazione della sua nuova normativa contro la deforestazione, un passo che segue una precedente decisione presa già lo scorso anno in risposta a pressioni delle aziende europee e internazionali che avevano chiesto più tempo per adattarsi alle nuove norme.

Coordinamento su dazi ambientali e costruzioni navali

Il documento prevede inoltre che USA e UE si coordinino nella progettazione e nell'attuazione del meccanismo europeo di controllo delle emissioni di carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM). Secondo questa bozza, i prodotti statunitensi beneficerebbero di una deroga di un anno rispetto all'entrata in vigore della nuova politica, mentre le esportazioni energetiche americane sarebbero esentate anche dalla normativa europea relativa al metano.

Sempre in tema di coordinamento, l'Unione Europea valuterebbe inoltre misure analoghe a quelle proposte dal governo americano, volte a incentivare la costruzione navale e il trasporto marittimo da parte di economie di mercato, con particolare attenzione a contenere l'espansione cinese nel settore navale. Stati Uniti ed Europa prevedono poi collaborazioni rafforzate sugli appalti nel settore della difesa e sull'approvvigionamento di minerali critici.

Settimane di intensi negoziati

Il testo della bozza è il risultato di settimane di negoziati intensi e scambi documentali tra le parti, avviati con l'obiettivo di scongiurare l'entrata in vigore dei nuovi dazi previsti per il prossimo mese. Il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer aveva già definito positivamente l'apertura dell'UE ad affrontare vari temi critici, descrivendo le proposte europee come "un punto di partenza credibile".

La proposta iniziale europea includeva esplicitamente la discussione di temi tariffari, barriere non tariffarie e possibili incrementi di acquisti europei di prodotti americani, come il gas naturale liquefatto. Tuttavia, il documento americano attuale, pur dettagliato, si concentra invece principalmente su un insieme specifico di barriere non tariffarie che l'Unione Europea potrebbe essere disposta ad attenuare o modificare.

Restano aperti molti interrogativi circa le contropartite che gli Stati Uniti potrebbero offrire in cambio delle concessioni europee prospettate. Le trattative sono tuttora in corso e potrebbero subire ulteriori modifiche nei prossimi giorni e settimane. La scadenza del 9 luglio resta cruciale per comprendere se e come i due grandi partner economici riusciranno ad evitare una possibile escalation tariffaria.

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