Sfida a Trump sui dazi dal Congresso: presentata proposta di legge bipartisan per limitare i poteri presidenziali

I senatori Cantwell e Grassley hanno presentato il "Trade Review Act of 2025" che prevede l'approvazione del Congresso per i nuovi dazi commerciali.

Sfida a Trump sui dazi dal Congresso: presentata proposta di legge bipartisan per limitare i poteri presidenziali
Immagine creata dall'intelligenza artificiale. Fonte: ChatGPT

Alcuni senatori statunitensi hanno introdotto una proposta di legge bipartisan che mira ad attribuire al Congresso maggiori poteri sull'imposizione dei dazi commerciali, in risposta all'annuncio del presidente Donald Trump di voler applicare ampie tassazioni su quasi tutti i partner commerciali esteri degli Stati Uniti.

La proposta chiamata "Trade Review Act of 2025", co-sponsorizzata dai senatori Maria Cantwell (democratica dello Stato di Washington) e Chuck Grassley (repubblicano dell'Iowa) — entrambi membri della Commissione Finanze del Senato — intende "riaffermare" il ruolo del Congresso nella definizione delle politiche commerciali.

I dettagli della proposta

Se approvato, il "Trade Review Act of 2025" obbligherebbe il presidente a notificare al Congresso l'imposizione dei dazi entro 48 ore, spiegando le sue motivazioni e fornendo un'analisi dettagliata dell'impatto di questi dazi sulle aziende e sui consumatori americani.

Il Congresso dovrebbe approvare una risoluzione congiunta per approvare i nuovi dazi entro 60 giorni, altrimenti questi scadrebbero automaticamente. Il Congresso avrebbe anche la facoltà di porre fine ai dazi in qualsiasi momento attraverso una risoluzione di disapprovazione.

"Le guerre commerciali possono essere devastanti, ed è per questo che i Padri Fondatori hanno attribuito al Congresso la chiara autorità costituzionale sulle questioni di guerra e commercio", ha dichiarato la Cantwell.

"Questa proposta riafferma il ruolo del Congresso sulla politica commerciale per garantire trasparenza e coerenza a beneficio del pubblico americano."

Da parte sua, Grassley ha affermato che il Congresso ha "da troppo tempo" delegato la sua "chiara autorità" di regolamentare il commercio interstatale ed estero all'esecutivo.

La risposta ai nuovi dazi di Trump

L'introduzione della proposta è avvenuta dopo che Trump ha annunciato un dazio base globale del 10% sulle importazioni globali e un'aliquota più alta per i "peggiori trasgressori" in materia di barriere commerciali.

I dazi del 10% entreranno in vigore questo venerdì, mentre i dazi reciproci più elevate su circa 60 Paesi saranno effettivi dal 9 aprile.

Tra i Paesi presi di mira con i dazi reciproci figurano Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Taiwan e l'Unione Europea.

Prospettive di successo

Secondo il comunicato dei due senatori, la proposta è modellata sulla Risoluzione sui Poteri di Guerra del 1973, che impone al presidente di notificare al Congresso l'invio di truppe in Paesi stranieri senza l'approvazione congressuale.

Mercoledì scorso, 4 repubblicani si sono uniti ai democratici per approvare una risoluzione di opposizione ai dazi del 25% sulle importazioni canadesi. La risoluzione non ha forza di legge, ma rappresenta un gesto simbolico di disapprovazione.

Gli esperti ritengono improbabile che questa proposta possa trasformarsi in legge.

Tuttavia, il sostegno di Grassley — che presiede la Commissione Giustizia, siede nella Commissione Finanze ed è terzo in linea per la presidenza — invia un forte segnale sul crescente disagio del Partito Repubblicano rispetto alle azioni di Trump.

Il senatore Thom Tillis (repubblicano della North Carolina) ha dichiarato di concordare sul fatto che il Congresso dovrebbe avere voce in capitolo sulla questione:

"Penso che ci sia qualcosa da dire a favore di una revisione congressuale".

I democratici sono stati più apertamente critici nei confronti dei dazi di Trump, sostenendo che faranno aumentare i costi per i consumatori. Cantwell ha sottolineato:

"I dazi arbitrari, in particolare quelli sui nostri alleati, danneggiano le opportunità di esportazione degli Stati Uniti e aumentano i prezzi per i consumatori e le imprese americane."

Una proposta simile è già stata presentata alla Camera, ma non ha per ora ancora co-sponsor repubblicani.

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