Regno Unito e Stati Uniti danno il via all'accordo commerciale
Via libera a un’intesa che abbatte le barriere tariffarie per auto e aerospazio, in cambio di un maggiore accesso al mercato britannico per i prodotti agricoli statunitensi

Il nuovo accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti è entrato ufficialmente in vigore. L’intesa, annunciata lo scorso maggio e ora attiva, prevede una significativa riduzione dei dazi americani su alcune esportazioni britanniche, in particolare nei settori automobilistico e aerospaziale. In cambio, Londra ha concesso agli Stati Uniti una maggiore apertura del proprio mercato per alcuni prodotti agricoli, tra cui l’etanolo e il manzo.
Secondo quanto comunicato dal ministero del commercio britannico, i produttori di automobili e di componenti aerospaziali potranno ora beneficiare di un accesso più vantaggioso al mercato statunitense. Il dazio sulle auto prodotte nel Regno Unito, precedentemente fissato al 27,5%, è stato ridotto al 10%, con un limite massimo di 100.000 veicoli all’anno. Allo stesso modo, è stata abbassata anche l’imposizione sui beni del settore aerospaziale, come i motori d’aereo prodotti dalla britannica Rolls-Royce, per i quali il dazio statunitense era pari al 10%.
Il ministero ha dichiarato che tali dazi sono stati “soppressi oggi [lunedì], con l’impegno a mantenerli a zero”, sottolineando il sostegno che l’accordo apporterà all’industria aerospaziale britannica. Il primo ministro Keir Starmer ha accolto positivamente l’entrata in vigore dell’intesa, definendola una misura capace di “preservare settori chiave” dell’economia del Regno Unito, garantendo un risparmio annuale di centinaia di milioni di sterline e proteggendo migliaia di posti di lavoro.
Tuttavia, l’accordo non è privo di critiche e preoccupazioni. La maggiore apertura al mercato britannico per alcuni prodotti agricoli statunitensi ha sollevato timori tra gli agricoltori del Regno Unito. In particolare, la possibilità di importare manzo dagli Stati Uniti, seppur condizionata al rispetto degli standard di sicurezza alimentare britannici, è vista da molti come una minaccia alla competitività dei produttori locali. Anche l’industria chimica ha espresso perplessità sugli effetti potenziali dell’intesa.
Il governo britannico continua intanto a negoziare con Washington l’esenzione dai dazi sull’acciaio e sull’alluminio, attualmente fissati al 25%. Queste esenzioni erano state previste nell’annuncio dell’accordo di maggio, ma non sono ancora state attuate. Il ministero ha affermato che “continueremo ad avanzare e a progredire” nelle trattative, senza però fornire un calendario preciso per la loro conclusione.
Parallelamente, resta in vigore il nuovo dazio del 10% imposto dal presidente Donald Trump su buona parte delle importazioni di prodotti manifatturieri provenienti dal Regno Unito, misura che si applica anche ad altri Paesi. Questa politica tariffaria rientra nella più ampia strategia commerciale dell’amministrazione Trump, che ha già colpito anche l’Unione europea con misure analoghe.