Pechino alza i toni, escalation nella guerra commerciale USA-Cina

Pechino promette di "combattere fino alla fine" dopo che Trump ha minacciato dazi record fino al 104% sui prodotti di importazione dalla Cina.

Pechino alza i toni, escalation nella guerra commerciale USA-Cina

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha raggiunto nuovi livelli di intensità.

La Cina ha dichiarato oggi che “combatterà fino alla fine” per difendere i propri interessi nazionali, dopo che il presidente Donald Trump ha minacciato un nuovo aumento del 50% sui dazi alle importazioni cinesi.

Il Ministero del Commercio cinese ha definito l’imposizione dei nuovi “cosiddetti dazi reciproci” da parte degli Stati Uniti come:

“Totalmente infondata e un classico esempio di bullismo unilaterale.”

Pechino ha già risposto in passato con dazi di ritorsione, ed il Ministero ha lasciato intendere che ulteriori misure di risposta sono in preparazione.

“Le contromisure adottate dalla Cina mirano a salvaguardare la nostra sovranità, la sicurezza e gli interessi legati allo sviluppo, oltre a difendere l’ordine del commercio internazionale. Sono completamente legittime".

Nel suo comunicato, il Ministero del Commercio ha condannato l’approccio statunitense, definendo l’escalation commerciale come:

“Un errore sopra un altro errore, che rivela ancora una volta la natura ricattatoria degli Stati Uniti.”

E ha concluso con un avvertimento chiaro:

“La Cina non accetterà mai questo comportamento. Se gli Stati Uniti insisteranno, la Cina combatterà fino alla fine.”

Dazi record su quasi tutte le importazioni cinesi

Il presidente Donald Trump ha minacciato ieri di imporre dazi fino ad un totale del 104% su quasi tutte le importazioni cinesi, segnando la più drastica misura protezionistica della storia recente americana.

Dall'inizio del suo secondo mandato nel gennaio 2025, Trump ha progressivamente aumentato la pressione su Pechino:

  • A febbraio ha annunciato un primo dazio del 10% su tutti i beni cinesi, ufficialmente per punire Pechino per il suo ruolo nel commercio del fentanyl
  • A marzo ha aumentato gli stessi dazi al 20%
  • Ad inizio aprile ha annunciato ulteriori dazi reciproci del 34% che vanno a sommarsi ai 20% precedente, con esenzione solo per alcuni prodotti strategici (farmaci e semiconduttori)
  • Ieri ha minacciato ulteriori dazi aggiuntivi del 50% facendo salire il totale potenziale di dazi al 104%

A differenza del primo mandato, stavolta i dazi colpiscono direttamente beni di consumo, come giocattoli, abbigliamento e dispositivi elettronici.

La linea dura della propaganda di Stato cinese

La stampa ufficiale, in particolare il People’s Daily, ha lanciato un’offensiva mediatica contro Washington. Le contromisure cinesi sono state descritte come “giustificate, legali, potenti e contenute”, mentre gli Stati Uniti sono stati accusati di abuso dei dazi e comportamento egemonico.

Secondo il quotidiano di Pechino, i veri danneggiati dalla guerra commerciale sarebbero gli Stati Uniti stessi, non la Cina:

“Il commercio estero cinese mostra resilienza. Gli USA hanno causato perdite alle proprie aziende e consumatori, senza risultati concreti su deficit o reshoring.”

Gli effetti sull’economia

La verità è che l'escalation potrebbe azzerare i margini di profitto per molte aziende cinesi esportatrici.

“La Cina combatterà fino alla fine,” afferma Dan Wang di Eurasia Group. “Sarà battaglia colpo su colpo.”

Alfredo Montufar-Helu (The Conference Board) aggiunge:

“Pensare che la Cina si tirerà indietro è un errore. Non vorrà apparire debole.”

Il probabile risultato di tutto questo è dolore economico su entrambe le sponde del Pacifico, e conseguenze globali per prezzi, catene di fornitura e stabilità commerciale.

In risposta alla crescente instabilità, quattro aziende statali cinesi hanno annunciato acquisti massicci di azioni e fondi, per sostenere le Borse.

Allo stesso tempo, il leader di Hong Kong, John Lee, ha criticato duramente i dazi americani, definendoli “spietati e sconsiderati”.

Ha annunciato l’intenzione di rafforzare i legami commerciali con il Sud-Est asiatico e il Medio Oriente, nel tentativo di ridurre la dipendenza dalle rotte tradizionali USA-Cina.

Il mito del deficit commerciale: i numeri non tornano

In tutto questo, neanche i calcoli tornano. Trump ha sostenuto pubblicamente che gli USA hanno un deficit commerciale di 1.000 miliardi di dollari con la Cina, ma i dati ufficiali indicano un disavanzo di soli 295 miliardi nel 2024.

È probabile che il presidente abbia confuso il dato bilaterale con quello globale, poiché nel 2024 la Cina ha esportato complessivamente quasi mille miliardi di dollari in più rispetto alle importazioni totali, fa notare BBC News.

Nessuna tregua all’orizzonte

Sta di fatto che tanto Trump quanto la leadership cinese sembrano intenzionati a proseguire la linea dura, senza concessioni immediate.

L’escalation potrebbe dunque protrarsi per mesi, con impatti sempre più profondi sul commercio globale, sui prezzi al consumo e sulla fiducia dei mercati internazionali.

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