Nvidia supera le aspettative con utili record da 31,9 miliardi di dollari

Il colosso dei chip per l'intelligenza artificiale ha registrato un fatturato di 57 miliardi nel terzo trimestre, battendo le previsioni degli analisti. Le azioni sono salite del 5% dopo l'annuncio, nonostante i timori di una bolla nel settore dell'AI.

Nvidia supera le aspettative con utili record da 31,9 miliardi di dollari
White House

Nvidia ha annunciato mercoledì risultati finanziari che hanno superato le attese di Wall Street, con utili di 31,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in crescita del 65% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il fatturato ha raggiunto i 57 miliardi di dollari, con un aumento del 62% anno su anno, superando le previsioni degli analisti che si aspettavano 54,9 miliardi.

L'azienda di Santa Clara, California, che controlla circa il 90% del mercato dei chip utilizzati nei progetti di intelligenza artificiale, ha anche fornito previsioni ottimistiche per il trimestre in corso. Nvidia prevede un fatturato di circa 65 miliardi di dollari, quasi 3 miliardi sopra le stime di Wall Street e in linea con la crescita del 65% rispetto all'anno precedente.

"Le vendite di Blackwell sono alle stelle e le unità di elaborazione grafica per il cloud sono esaurite", ha dichiarato l'amministratore delegato Jensen Huang. Il dirigente ha respinto le preoccupazioni su una possibile bolla nel settore dell'intelligenza artificiale, affermando che l'azienda sta assistendo a una realtà molto diversa: "L'ecosistema dell'AI si sta espandendo rapidamente, con più creatori di modelli, più startup, in più settori e in più paesi".

Il segmento dei data center ha registrato entrate per 51,2 miliardi di dollari, superando le stime di 49,3 miliardi e segnando una crescita del 66% rispetto all'anno precedente. Questo business rappresenta il cuore dell'attività di Nvidia, fornendo i processori indispensabili per costruire le infrastrutture di intelligenza artificiale di cui hanno bisogno aziende come OpenAI, Google e Microsoft.

Le azioni di Nvidia sono salite di oltre il 5% nelle contrattazioni successive alla chiusura dei mercati, potenzialmente aggiungendo circa 230 miliardi di dollari al valore di mercato dell'azienda. La società era diventata a fine ottobre la prima azienda quotata al mondo a superare una capitalizzazione di 5 mila miliardi di dollari, prima di scendere all'attuale valutazione di circa 4,5 mila miliardi.

La direttrice finanziaria Colette Kress ha rivelato che entro la fine del prossimo anno la società avrà venduto circa 500 miliardi di dollari in chip progettati per l'intelligenza artificiale in un arco di 24 mesi. Kress ha anche previsto che verranno spesi migliaia di miliardi di dollari aggiuntivi entro la fine del decennio per lo sviluppo di questa tecnologia.

Durante una conferenza con gli analisti, Huang ha annunciato che l'azienda ha completato un accordo per vendere fino a 150.000 chip ad Amazon e Humain, la società di intelligenza artificiale dell'Arabia Saudita, destinati a data center nella capitale Riyadh. L'accordo porterà il regno saudita ad acquistare tra 400.000 e 600.000 chip nei prossimi tre anni.

Mercoledì stesso, durante il forum sugli investimenti tra Stati Uniti e Arabia Saudita a Washington, Huang ha affiancato Elon Musk nell'annuncio di un massiccio complesso di data center in Arabia Saudita. La struttura, che avrà xAI di Musk come primo cliente, sarà equipaggiata con centinaia di migliaia di chip Nvidia.

L'azienda continua però ad affrontare ostacoli sul mercato cinese. Pechino ha scoraggiato le aziende cinesi dall'acquistare i chip Nvidia, limitando l'accesso al più grande mercato di semiconduttori al mondo. Inizialmente l'amministrazione del presidente Trump aveva posto restrizioni sulla vendita dei chip H20 alla Cina, per poi fare marcia indietro e autorizzare le vendite in cambio del 15% del fatturato. Tuttavia, l'amministrazione sembra per ora aver abbandonato la possibilità di permettere la vendita dei chip Blackwell più avanzati.

Kress ha espresso delusione per i limiti normativi che impediscono l'esportazione dei chip in Cina, sottolineando che gli Stati Uniti "devono ottenere il sostegno di ogni sviluppatore", compresi quelli cinesi.

I risultati di Nvidia erano particolarmente attesi dagli investitori, che cercavano segnali sulla direzione del mercato dell'intelligenza artificiale. Nelle settimane precedenti all'annuncio, l'indice S&P 500 aveva registrato quattro giorni consecutivi di cali, con una perdita del 3,6% dalla fine di ottobre, alimentando timori che le valutazioni delle aziende legate all'AI fossero diventate eccessive.

L'azienda ha però anche attirato critiche per investimenti che alcuni considerano circolari. Nvidia ha annunciato che investirà 100 miliardi di dollari in OpenAI, la startup dietro ChatGPT, che riceverà questi fondi mentre acquista o noleggia i chip di Nvidia. Un accordo simile prevede un investimento di 10 miliardi in Anthropic, che acquisterà 30 miliardi in capacità di calcolo basata su chip Nvidia. Goldman Sachs ha stimato che il 15% delle vendite dell'azienda nel prossimo anno proverrà da questi accordi.

Huang ha difeso questa strategia, affermando che gli investimenti servono a espandere la portata del sistema software di Nvidia e permettere all'azienda di lavorare a un livello tecnico più profondo con le startup all'avanguardia nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Nvidia sta anche affrontando una concorrenza crescente. AMD ha recentemente stretto un accordo con OpenAI per la fornitura di chip di alta qualità per l'intelligenza artificiale, mentre Qualcomm ha concluso un accordo per vendere i suoi prodotti AI all'Arabia Saudita. Nonostante ciò, la posizione dominante di Nvidia nel mercato appare ancora salda, con una performance finanziaria che ha superato ogni previsione e che continua ad alimentare l'espansione globale dell'intelligenza artificiale.

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