L'Unione Europea approva le contromisure ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio

Bruxelles imporrà dazi su prodotti americani in due fasi in risposta ai dazi imposti su acciaio ed alluminio, con la prima tranche che entrerà in vigore dal 15 aprile.

L'Unione Europea approva le contromisure ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio

L’Unione Europea ha approvato oggi il suo primo pacchetto di contromisure ritorsive contro i dazi statunitensi su acciaio e alluminio, segnando una nuova escalation nelle tensioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.

Secondo quanto comunicato dalla Commissione Europea, l’organo esecutivo del blocco, la prima tranche di dazi entrerà in vigore il 15 aprile, mentre una seconda serie di misure seguirà a partire dal 15 maggio.

Prodotti colpiti e posizione dell’UE

Un documento preliminare visionato da CNBC lo scorso marzo indica che le tariffe europee prenderanno di mira una vasta gamma di prodotti statunitensi, tra cui pollame, cereali, abbigliamento e metalli.

Tuttavia, la Commissione non ha ancora pubblicato un elenco definitivo dei beni interessati e ha scelto di non rilasciare ulteriori commenti per il momento.

L’Unione Europea ha ribadito la propria intenzione di tutelare imprese e consumatori europei dalle misure statunitensi.

I dazi americani del 25% sui metalli, imposti dall’amministrazione del presidente Donald Trump, sono stati definiti da Bruxelles “ingiustificati e dannosi”, in quanto avrebbero provocato gravi ripercussioni economiche sia per gli Stati Uniti che per l’Europa e l’intera economia globale.

"L’UE ha espresso una chiara preferenza per soluzioni negoziate con gli Stati Uniti, basate su reciprocità ed equilibrio", ha sottolineato la Commissione.

Ha inoltre precisato che le contromisure europee potranno essere sospese in qualsiasi momento, qualora Washington accetti di giungere a un accordo equo e bilanciato.

Un’escalation globale

L’Unione Europea si trova anche a fronteggiare dazi del 20% su quasi tutte le sue esportazioni verso gli Stati Uniti, nell’ambito di una strategia commerciale più ampia avviata da Trump e diretta contro oltre 180 Paesi e territori, come annunciato dallo stesso presidente il 2 aprile.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aveva già avvertito che l’UE era pronta a reagire se i negoziati con Washington non avessero prodotto risultati concreti:

“Siamo pronti a rispondere”, aveva dichiarato, aggiungendo che Bruxelles stava preparando ulteriori contromisure per difendere i propri interessi.

Allo stesso tempo, aveva lasciato aperta la porta al dialogo, sottolineando che “non è troppo tardi per affrontare le preoccupazioni attraverso i negoziati”.

L’impatto sui mercati e la reazione globale

Il commissario europeo per il commercio e la sicurezza economica, Maros Sefcovic, ha denunciato lunedì che le esportazioni europee colpite dai dazi statunitensi ammontano a 380 miliardi di euro (circa 420 miliardi di dollari), ovvero il 70% del totale destinato agli USA. Ha aggiunto:

“In termini concreti, si tratta di oltre 80 miliardi di euro in dazi, un incremento di undici volte rispetto ai 7 miliardi attualmente riscossi dagli Stati Uniti”.

Nel frattempo, anche altri Paesi stanno adottando contromisure.

Ad esempio la Cina, duramente colpita da dazi complessivi del 104% sui suoi prodotti esportati negli USA, ha annunciato oggi un aumento delle tariffe sui beni americani in entrata nel Paese, che saliranno dal 34% all’84% a partire da domani 10 aprile.

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