Lo Speaker Mike Johnson rinvia il voto sul bilancio alla Camera degli Stati Uniti
Il piano dello Speaker della Camera è stato bloccato dall'opposizione dell'ala conservatrice repubblicana su un provvedimento chiave dell'agenda legislativa del presidente Trump.

La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti è sprofondata nel caos ieri sera, quando lo Speaker repubblicano Mike Johnson ha improvvisamente ritirato un voto programmato su una misura di bilancio cruciale per l'approvazione dell'agenda legislativa del presidente Trump.
La decisione è arrivata di fronte all'opposizione intransigente dell'ala più conservatrice del partito repubblicano sulla mancanza di ingenti tagli alla spesa per finanziare l'estensione dei tagli alle tasse del 2017.
Incertezza sul calendario dei lavori
Johnson ha ammesso davanti ai giornalisti che non è affatto garantito un nuovo voto per oggi, lasciando in sospeso il percorso legislativo.
"Non ho alcuna intenzione di lavorare qui questo fine settimana," ha dichiarato. Tuttavia, ha aggiunto: "Se dovremo tornare la prossima settimana, lo faremo."
Spaccatura interna ai repubblicani
Il voto è stato sospeso dopo che numerosi repubblicani conservatori hanno rifiutato di sostenere la versione della misura approvata dal Senato, giudicata troppo moderata nei tagli alla spesa rispetto a quella votata dalla Camera lo scorso febbraio.
Molti deputati repubblicani hanno, infatti, dichiarato di essere contrari alla proposta del Senato, che prevede solo 4 miliardi di dollari di tagli alla spesa — ben lontani dagli 1,5 mila miliardi minimi di tagli richiesti dalla Camera.
Il ritiro ha immediatamente alimentato tensioni interne al partito, riportando alla mente i momenti turbolenti del precedente Congresso.
Un deputato repubblicano, parlando in forma anonima, ha lamentato la mancanza di comunicazione da parte dello Speaker della Camera:
"Lo Speaker purtroppo non ha comunicato con nessuno di noi su cosa stia succedendo. Non so perché si stia sospendendo il voto, e non è stato spiegato nulla al resto della conferenza."
Il deputato ha definito la situazione "incredibilmente triste, deludente e imbarazzante", aggiungendo che dimostra "quanto lo Speaker sia inefficace nel suo ruolo."
Ipotesi sul tavolo e rischio stallo
Johnson è ora impegnato in difficili negoziati con l’ala destra del partito, nel tentativo di cercare una soluzione.
Ha fatto sapere che ci sono "alcune idee diverse sul tavolo", tra cui la possibilità di modificare il testo del Senato o convocare una riunione della conferenza repubblicana della Camera per valutare nuove opzioni.
Tuttavia, apportare modifiche al disegno di legge comporterebbe un nuovo passaggio al Senato, con il rischio concreto di uno stallo legislativo tra le due camere.
Sta di fatto che il rinvio rappresenta un duro colpo per Johnson e anche per il presidente Donald Trump, impegnati entrambi a sostenere un ampio pacchetto di tagli fiscali.