L’Amministrazione Trump intensifica la lotta all’immigrazione: 956 arresti in un giorno a Chicago

L’Amministrazione Trump intensifica la lotta all’immigrazione: 956 arresti in un giorno a Chicago
Fonte: Grok

L’Amministrazione Trump ha dato un ulteriore chiaro segnale di voler intensificare la lotta all’immigrazione irregolare con un’operazione senza precedenti a Chicago che ha portato all’arresto di 956 persone in una sola giornata.

Questo dato rappresenta il più alto numero di arresti giornalieri annunciato dall’Immigration and Customs Enforcement (ICE) sotto l’Amministrazione Trump, una cifra che sottolinea il cambio di passo nelle politiche di controllo dei confini e dell’immigrazione.

Per fare un confronto, un rapporto dell’ICE mostra che la media giornaliera degli arresti di migranti con precedenti penali o accuse pendenti, nell’anno fiscale terminato il 30 settembre 2024, era stato di circa 310.

L’annuncio arriva in un momento in cui il presidente Trump, appena tornato alla Casa Bianca, ha dichiarato emergenza nazionale al confine tra Stati Uniti e Messico, promettendo azioni decisive per limitare l’immigrazione irregolare.

Durante il primo giorno del suo secondo mandato, Trump ha anche firmato una serie di altri ordini esecutivi volti a limitare drasticamente l’immigrazione tra cui l’invio di truppe al confine meridionale e l’autorizzazione di raid in luoghi sensibili come chiese e scuole per arrestare immigrati irregolari.

Operazione a Chicago

L’ICE, insieme ad altre agenzie federali come FBI, ATF, DEA, CBP e il servizio U.S. Marshals, ha dato il via a operazioni mirate per “rafforzare la sicurezza pubblica e nazionale, mantenendo potenziali criminali pericolosi fuori dalle nostre comunità”, fa sapere un comunicato dell’ICE.

Il coinvolgimento delle principali forze di sicurezza federali dimostra l’impegno dell’Amministrazione Trump per un approccio coordinato e massiccio di tutte le sue forze a disposizione.

Anche la DEA di Chicago ha collaborato con il Dipartimento della Sicurezza Interna e altre agenzie per supportare le operazioni, ed ha condiviso immagini di Tom Homan, nominato “border czar” da Trump, e del procuratore generale aggiunto Emil Bove sui propri social.

Entrambi si trovavano a Chicago proprio per supervisionare le attività sul campo.

Con un’azione di tale portata, l’Amministrazione Trump sembra determinata a voler consolidare la sua immagine di durezza sull’immigrazione.

Le Dichiarazioni

Tom Homan ha dichiarato durante un’intervista ad “ABC’s This Week” che i numeri degli arresti e delle deportazioni cresceranno progressivamente, con un focus iniziale su minacce alla sicurezza pubblica e nazionale.

Ha aggiunto che queste operazioni mirano a garantire che “coloro che rappresentano un pericolo reale siano rimossi dalle comunità americane”.

Dal canto suo, il sindaco democratico di Chicago, Brandon Johnson, ha preso subito le distanze dall’operazione, affermando che la polizia cittadina non è stata coinvolta e invitando i cittadini a conoscere i propri diritti costituzionali.

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