L'Amministrazione Trump avvia i trasferimenti di migranti a Guantánamo

La storica base militare americana a Cuba è in corso di riconversione in centro di detenzione per migranti irregolari, con una capacità prevista di 30.000 posti.

L'Amministrazione Trump avvia i trasferimenti di migranti a Guantánamo

La Casa Bianca ha dato il via questa settimana alla controversa operazione di trasferimento di migranti irregolari presso la base navale di Guantánamo Bay, Cuba.

L'iniziativa si inserisce nel quadro di una più ampia strategia dell'Amministrazione Trump volta a contrastare l'immigrazione illegale attraverso misure drastiche.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato l'avvio dei primi voli che trasportano migranti privi di status legale permanente dalla terraferma statunitense alla base cubana.

Durante un'intervista su Fox Business Network, Leavitt ha dichiarato:

"Il presidente Trump fa sul serio e non permetterà più che l'America diventi una discarica per criminali illegali provenienti da tutto il mondo".

In precedenza, la neo Segretaria per la Sicurezza Interna, Kristi Noem, intervenendo al programma "Meet the Press", -aveva assicurato che "il giusto processo sarà rispettato per tutti” e che “avere strutture a Guantánamo Bay rappresenterà una risorsa per noi".

Noem ha spiegato quindi che non ci sono piani per detenere migranti a Guantanamo a tempo indeterminato, ma nello stesso tempo non ha voluto specificare se donne e bambini saranno tra coloro destinati alla detenzione nella base militare.

La decisione di avviare il trasferimento dei migranti segue il memorandum firmato la scorsa settimana da Trump, che ha incaricato il Dipartimento della Difesa e quello della Sicurezza Interna di predisporre una struttura in grado di accogliere fino a 30.000 migranti a Guantánamo Bay.

Quest’area, tristemente nota per aver ospitato i prigionieri della Guerra al Terrorismo – inclusi alcuni accusati di coinvolgimento negli attacchi dell’11 settembre e successivamente sottoposti ad abusi e torture – torna così protagonista di una nuova controversia.

L’intenzione di riutilizzare Guantánamo Bay come centro di detenzione per migranti solleva, infatti, nuovi ed inquietanti interrogativi riguardo alla salvaguardia dei diritti umani dei migranti e alle implicazioni legali di tale scelta.

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