L'America divisa di Trump: un nuovo sondaggio Pew Research rivela una nazione sempre più spaccata
Il presidente ottiene il suo miglior tasso di approvazione di sempre, ma gli americani restano profondamente divisi sul futuro del Paese.

A meno di un mese dall'inizio del suo secondo mandato, il presidente Donald Trump ha ottenuto un tasso di approvazione del 47%, il più alto della sua carriera presidenziale, ma gli americani rimangono nettamente divisi sulle prospettive di successo della sua Amministrazione.
È quanto emerge dall'ultimo sondaggio nazionale condotto dal Pew Research Center su un campione di oltre 5.000 adulti statunitensi.
Una polarizzazione che si approfondisce
Il divario partitico non mostra segni di riduzione: l'84% dei Repubblicani approva l'operato del presidente, mentre solo il 10% dei Democratici esprime un giudizio positivo.
Questa frattura si riflette anche nelle aspettative sul futuro del governo federale, con il 41% degli americani che prevede un miglioramento del funzionamento dell'amministrazione e il 42% che teme un peggioramento.
Le prime azioni del presidente hanno superato le aspettative per il 28% degli intervistati, mentre il 35% le giudica peggiori del previsto.
Un dato significativo riguarda l'etica e l'onestà nel governo federale: il 47% degli americani prevede un deterioramento, contro il 31% che si aspetta un miglioramento.
La questione delle grazie presidenziali
Particolare attenzione è stata dedicata alle controverse grazie concesse dal presidente Trump ai condannati per l'attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Il 74% degli americani disapprova le grazie per i crimini violenti, con una significativa opposizione bipartisan: il 54% dei Repubblicani e il 93% dei Democratici si dichiarano contrari. Meno netta l'opposizione alle grazie per i reati non violenti, disapprovate dal 54% del campione.
Il nuovo governo sotto esame
Le nomine del presidente hanno ricevuto un'approvazione del 46%, in linea con il rating generale del presidente ma significativamente inferiore rispetto ai livelli di gradimento registrati all'inizio dei mandati dei suoi predecessori.
Il vice presidente JD Vance è considerato qualificato per la presidenza dal 47% degli intervistati, con una forte divisione lungo linee partitiche: l'80% dei Repubblicani lo ritiene all'altezza del ruolo, mentre l'82% dei Democratici esprime un giudizio negativo.
Particolare interesse ha suscitato la nomina di Robert F. Kennedy Jr. come Segretario alla Salute e ai Servizi Umani, che divide l'opinione pubblica con il 47% di giudizi favorevoli e il 45% di contrari.
Più netta l'opposizione alla nomina di Elon Musk come responsabile del nuovo Dipartimento per l'Efficienza Governativa, con il 54% degli americani che esprime un giudizio negativo.
Il sondaggio ha anche valutato la popolarità dei leader del Congresso.
Lo Speaker repubblicano della Camera Mike Johnson gode di un tasso di approvazione del 30%, mentre il nuovo leader della maggioranza al Senato John Thune resta ancora poco conosciuto, con il 60% degli americani che dichiara di non averlo mai sentito nominare.
Prospettive per il futuro
Nonostante le divisioni, il 73% degli americani riconosce che Trump ha obiettivi chiari per il Paese, anche se permane un forte scetticismo sulla sua capacità di realizzarli.
Anche in questo caso i Repubblicani si mostrano più ottimisti, con il 54% che prevede la realizzazione della maggior parte dell'agenda presidenziale, mentre i Democratici sono più scettici, con solo il 23% che condivide questa previsione.
Metodologia
Il sondaggio, condotto dal 27 gennaio al 2 febbraio 2025, si basa su un campione nazionale rappresentativo di 5.086 adulti americani, con un margine di errore di ±1,6 punti percentuali.
Il sondaggio include un sovra-campionamento degli esponenti di minoranze etniche per garantire stime più precise ed è stata condotto sia online (4.893 interviste) che telefonicamente (193 interviste), in inglese e spagnolo.