La Casa Bianca trasforma il sito COVID.gov in una piattaforma a sostegno della teoria della fuga da laboratorio
L'Amministrazione Trump ha modificato il portale, un tempo dedicato a risorse per vaccini e tamponi, in una pagina che promuove la tesi dell'origine del coronavirus da un laboratorio di Wuhan.

La Casa Bianca ha radicalmente modificato il contenuto del sito COVID.gov, reindirizzandolo verso una nuova pagina dal titolo significativo: Lab Leak: True Origins of COVID-19 (in italiano 'Fuga da laboratorio: le vere origini del COVID-19'). Come riportato da ABC News, questo cambio di rotta segna una netta discontinuità con la precedente funzione informativa della pagina, che fino a pochi giorni fa era dedicata esclusivamente a fornire dettagli su test diagnostici, terapie, vaccinazioni e sintomi del cosiddetto long COVID.
Il nuovo contenuto si basa in gran parte sul rapporto finale diffuso nel dicembre 2024 dalla sotto Commissione della Camera a guida repubblicana sulle origini della pandemia di coronavirus. La Casa Bianca ora sostiene apertamente la teoria della fuga accidentale dal laboratorio, offrendo cinque argomenti specifici come presunta "evidenza", sebbene sul piano scientifico non sia stato raggiunto alcun consenso definitivo.
Nello specifico, gli elementi presentati sul sito sono i seguenti:
- il virus SARS-CoV-2 presenterebbe caratteristiche biologiche "non riscontrabili in natura";
- i dati disponibili dimostrerebbero che i casi si sarebbero diffusi da un'unica introduzione negli esseri umani;
- Wuhan ospita il principale laboratorio cinese di ricerca sui virus della SARS;
- I ricercatori di questo laboratorio avrebbero manifestato sintomi simili al COVID-19 già nell'autunno del 2019;
- infine, si sostiene che se fossero esistite prove certe di un'origine naturale del virus, queste sarebbero già emerse da tempo.
Fauci nel mirino delle accuse
La pagina contiene pesanti accuse anche nei confronti di Anthony Fauci, ex direttore del NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases). Secondo il contenuto della nuova pagina governativa, Fauci e altri funzionari avrebbero contribuito a modificare e diffondere un importante studio scientifico del 2020, volto a confermare l'origine naturale del virus e smentire qualsiasi ipotesi di fuga accidentale da un laboratorio. Queste accuse, già in passato respinte con forza da Fauci, sono così tornate ora al centro dell’attenzione.
Fauci stesso, durante un'audizione al Congresso nel giugno 2024, aveva respinto con fermezza qualsiasi insinuazione di aver tentato di influenzare o insabbiare le ricerche scientifiche: "L'accusa diffusa secondo cui avrei influenzato gli scienziati corrompendoli con milioni di dollari in sovvenzioni è assolutamente falsa e semplicemente assurda", aveva dichiarato Fauci, aggiungendo anche che non aveva avuto alcuna influenza sui contenuti degli articoli scientifici pubblicati.
A supporto della propria teoria, la Casa Bianca ha inserito nella pagina un'immagine della grazia concessa a Fauci dall'ex presidente Joe Biden, enfatizzando che questa copriva "qualsiasi reato" commesso dal 1 gennaio 2014 in poi. Inoltre, sono state rivolte accuse di mancata trasparenza a diverse agenzie federali, tra cui i National Institutes of Health (NIH) e il Department of Health and Human Services (HHS), che tuttavia in precedenza avevano risposto a richieste di accesso agli atti (FOIA) e partecipato a varie audizioni parlamentari.
La nuova pagina solleva critiche anche su alcune misure sanitarie adottate durante la pandemia, mettendo apertamente in discussione l'efficacia del distanziamento sociale, dell’uso delle mascherine e dei lockdown, con particolare riferimento alla risposta delle autorità democratiche dello Stato di New York.
Origini della pandemia: un dibattito mai concluso
La questione delle origini della pandemia ha alimentato, fin dagli esordi, un dibattito particolarmente acceso e polarizzato. Due ipotesi principali si sono sempre contese il campo: quella dell’origine naturale tramite trasmissione animale-uomo e quella della fuga accidentale da un laboratorio. Nonostante diverse indagini e rapporti ufficiali, un consenso scientifico unanime non è mai stato raggiunto per nessuna delle due ipotesi.
Già nell'ottobre 2021, un rapporto declassificato dell’Ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale evidenziava divisioni interne alla comunità di intelligence statunitense sulle origini del virus, pur tendendo leggermente a favore dell'origine naturale. Una posizione confermata anche da un successivo rapporto del 2023, che pur ribadendo l'assenza di certezze assolute, aveva concordato sul fatto che il virus non fosse stato intenzionalmente sviluppato come arma biologica e che le autorità cinesi non fossero a conoscenza del virus prima dello scoppio della pandemia globale.
Relazioni USA-Cina segnate dalla pandemia
La Casa Bianca ha già affrontato la questione apertamente in passato. Nel gennaio 2025, il presidente Trump aveva dichiarato che la pandemia aveva significativamente deteriorato i rapporti con il presidente cinese Xi Jinping, nonostante i due avessero in precedenza coltivato buone relazioni.
"Mi piace molto il presidente Xi. Mi è sempre piaciuto. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto che però è diventato molto teso dopo il COVID proveniente da Wuhan. Ovviamente questo lo ha messo a dura prova", aveva dichiarato Trump in occasione del Forum Economico Mondiale.
Ora, con la nuova posizione ufficiale espressa sul sito governativo, la Casa Bianca ribadisce con forza la tesi della fuga dal laboratorio, aprendo un nuovo terreno di scontro con Pechino, ed allo stesso tempo sottolineando un netto cambiamento rispetto alle precedenti Amministrazioni e riaccendendo inevitabilmente l'attenzione politica e pubblica su una delle questioni più dibattute e controverse degli ultimi anni.