La battaglia legale contro gli ordini esecutivi di Trump: i tribunali federali emergono come ultimo baluardo
Con un Congresso a maggioranza repubblicana acquiescente e silenzioso verso la Casa Bianca, il sistema giudiziario si erge come principale opposizione all'implementazione della agenda presidenziale.

L'offensiva legale contro l'Amministrazione Trump ha raggiunto un momento chiave, dopo che almeno nove giudici federali hanno temporaneamente bloccato, con una serie di differenti ordinanze, parti significative dell'agenda presidenziale.
In un momento in cui il Congresso a maggioranza repubblicana mostra scarso interesse nel contrastare il leader del proprio Partito, il sistema giudiziario emerge come l'unica istituzione con il potere e la volontà di bilanciare l'assertività presidenziale.
Una raffica di ordinanze
Nel corso delle ultime settimane, una serie di decisioni giudiziarie ha temporaneamente frenato alcune delle iniziative più controverse del presidente.
Tra queste, il tentativo di riscrivere la garanzia costituzionale della cittadinanza per diritto di nascita (ius soli), il congelamento della spesa federale e i piani di ristrutturazione della forza lavoro federale.
Un altro colpo è arrivato venerdì quando il giudice Carl Nichols - nominato dallo stesso Trump nel corso del suo primo mandato - ha bloccato temporaneamente il piano di mettere in congedo 2.200 dipendenti dell'USAID, parte di un'iniziativa rapida per smantellare l'agenzia che si occupa di aiuti all'estero.
Lo stesso giorno, a New York, il giudice Paul Engelmayer ha impedito a Elon Musk e ai suoi alleati di accedere a documenti sensibili del Dipartimento del Tesoro, citando rischi di divulgazione impropria o di hacking.
"La Costituzione non è qualcosa con cui il governo può giocare per raggiungere i propri obiettivi politici", ha affermato a sua volta il giudice John C. Coughenour di Seattle che ha bloccato l'ordine esecutivo di Trump sullo ius soli, sottolineando il ruolo fondamentale del potere giudiziario nel preservare lo stato di diritto.
Infine domenica un tribunale federale ha bloccato il tentativo dell'Amministrazione Trump di trasferire tre cittadini venezuelani dal centro di detenzione del New Mexico alla base navale di Guantánamo Bay, Cuba.
Questa ultima decisione rappresenta un primo ostacolo all'attuazione del recente memorandum presidenziale sulla gestione dell'immigrazione clandestina.
L'emergere di Musk come fattore destabilizzante
Un elemento di particolare preoccupazione per gli oppositori di Trump è il ruolo senza precedenti assegnato a Elon Musk ed al suo Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE).
Il miliardario, senza alcun titolo ufficiale o conferma del Senato, ha ricevuto poteri straordinari - e potenzialmente illegali - per ristrutturare e rimodellare il governo federale.
Queste le parole di Matthew J. Platkin, Procuratore Generale democratico del New Jersey:
"È un miliardario non eletto che ha avuto mani libere dal governo, tagliando enormi porzioni della forza lavoro e comportandosi in modi potenzialmente illegali".
La professoressa Judith Resnik della Yale Law School sottolinea la portata storica della situazione:
"Il potere illimitato è l'antitesi della Costituzione degli Stati Uniti".
La strategia legale di Trump
La strategia legale dell'Amministrazione sembra puntare tutta sulla Corte Suprema, dove una super maggioranza conservatrice di sei giudici, inclusi tre nominati dallo stesso Trump, potrebbe fornirgli un terreno più favorevole.
La Corte Suprema ha già dimostrato in passato la sua inclinazione verso una visione espansiva del potere esecutivo: l'anno scorso ha stabilito una dottrina di immunità presidenziale che ha aiutato Trump a evitare accuse penali federali per la sovversione delle elezioni del 2020.
Sebbene nessuno dei casi generati dai suoi recenti ordini esecutivi sia ancora arrivato alle Corti d'Appello federali o alla Corte Suprema, il Dipartimento di Giustizia ha già iniziato a presentare ricorsi contro la crescente lista di ordinanze.
Gli esperti prevedono che questi casi potrebbero raggiungere i giudici della Corte Suprema nelle prossime settimane, aprendo così un nuovo capitolo in questa battaglia legale.