In Mississippi una proposta "choc" sulla masturbazione riaccende il dibattito sui diritti riproduttivi
Una proposta di legge che vieta agli uomini di masturbarsi senza l’intento di fecondare un embrione ha scatenato polemiche in Mississippi, riaccendendo il fuoco della discussione sui diritti riproduttivi all'interno dello Stato del sud.
L’iniziativa, ribattezzata provocatoriamente “Contraception Begins at Erection Act”, porta la firma del senatore democratico Bradford Blackmon, che ha dichiarato di voler attirare in questo modo l’attenzione sul fatto che, troppo spesso, le leggi in materia di contraccezione e aborto si concentrano unicamente sul corpo femminile.
Stando al testo, qualsiasi “scarico di materiale genetico” effettuato senza l’obiettivo di fecondare un ovulo diventerebbe illegale, con l’eccezione delle donazioni di sperma o dell’uso di anticoncezionali studiati per prevenire la fecondazione. Le sanzioni previste sarebbero salate: 1.000 dollari per la prima violazione, 5.000 dollari per la seconda e 10.000 per ogni ulteriore infrazione.
Il senatore Blackmon ha definito il provvedimento un modo per rendere evidente come gli uomini siano parte integrante della questione riproduttiva:
“Quasi tutti i disegni di legge in tema di aborto o contraccezione si focalizzano sulla donna, ma l’uomo rappresenta il 50% della responsabilità. Se qualcuno considera questa proposta assurda, a me non dispiace.”
Il senatore Blackmon sostiene, quindi, di voler mettere in discussione l’idea stessa che il governo possa intervenire sulle scelte individuali, in particolare quelle legate alla sfera sessuale e riproduttiva.
“Perché indignarsi davanti a un disegno di legge che regolamenta il corpo maschile, mentre è considerato accettabile legiferare su quello femminile?”
Nonostante l’eco mediatica, l’eventuale approvazione del disegno di legge appare poco probabile in un Parlamento statale a netta maggioranza repubblicana. Se però la proposta dovesse mai superare il vaglio legislativo e ottenere la firma del governatore Tate Reeves, potrebbe diventare operativa già dal prossimo luglio.
I dubbi sull’esito finale non cancellano però la portata simbolica della presentazione stessa del testo, che punta a mettere in luce come la regolamentazione delle decisioni private sul proprio corpo non debba essere a senso unico.
La questione si inserisce in un contesto politico particolarmente teso: dopo la storica sentenza della Corte Suprema che ha ribaltato Roe v. Wade nel 2022, i legislatori di vari Stati a maggioranza repubblicana, Mississippi compreso, hanno introdotto norme più restrittive su aborto e contraccezione.
Secondo i dati di diverse organizzazioni indipendenti, in 12 Stati americani vige oggi un divieto totale o pressoché totale di interruzione di gravidanza, mentre altri hanno fissato limiti severi dalle sei alle dodici settimane di gestazione.