Il "miracolo" educativo del Mississippi che gli Stati Uniti ignorano
Il Mississippi, uno degli Stati più poveri d'America, ha superato la California nell'insegnamento della lettura. Louisiana, Alabama e Tennessee hanno fatto lo stesso. Ma la maggior parte del paese non sta seguendo il loro esempio.
Negli Stati Uniti l'istruzione pubblica è gestita principalmente dai singoli Stati, non dal governo federale. Ogni Stato ha la sua autonomia su programmi, budget e standard educativi. Per questo i risultati scolastici variano enormemente da uno Stato all'altro.
Il Dipartimento dell'Istruzione ha pubblicato questo mese i risultati del National Assessment of Educational Progress (NAEP), i test standardizzati che vengono chiamati "pagella della nazione". I numeri mostrano una crisi: in California, solo il 30% degli studenti di quarta elementare sa leggere correttamente. Il 41% non riesce nemmeno a capire e interpretare un testo scritto. Il livello che viene definito "di base" è fuori dalla loro portata.
Questi risultati sono in calo da anni. A livello nazionale, i punteggi di lettura hanno raggiunto il picco nel 2015 e da allora continuano a scendere. Il crollo è più grave per i bambini che già erano in difficoltà.
Ma i punteggi non stanno calando ovunque. Nel Mississippi stanno crescendo anno dopo anno. Lo Stato si è ripreso dal calo durante il Covid e ha superato i suoi massimi precedenti. I suoi studenti di quarta ottengono in media risultati migliori di quelli della California, anche se la California è più ricca, ha una popolazione più istruita e spende circa il 50% in più per ogni studente.
La differenza è più evidente tra gli studenti più svantaggiati. Solo il 28% degli studenti di quarta di etnia nera in California legge a livello base o superiore, contro il 52% nel Mississippi. Ma il Mississippi ha alzato sia il livello minimo che quello massimo: ottiene ottimi risultati anche con gli studenti non svantaggiati economicamente.
Questo fenomeno viene chiamato "miracolo del Mississippi". Lo Stato è passato dal 49esimo posto al nono nella classifica nazionale per la lettura in quarta elementare. La storia ha ricevuto copertura su testate che vanno dal New York Times al New York Post. Eppure, scrive Kelsey Piper sulla newsletter The Argument, quello che sta accadendo nel profondo Sud è ancora sottovalutato.
Non è solo il Mississippi. Louisiana, Alabama e Tennessee hanno adottato le stesse strategie e hanno visto miglioramenti significativi. La Louisiana è passata dal 49esimo posto nel 2019 al 32esimo. In quarta elementare è salita dal 42esimo posto nel 2022 al 16esimo. Il Tennessee è entrato per la prima volta tra i primi 25 Stati.
Molte persone immaginano che il Mississippi abbia semplicemente smesso di avere risultati scarsi. Non è vero. Non ha solo raggiunto il livello degli altri: ora li sta superando. Piper, che vive a Oakland in California, scrive che chi non può permettersi la scuola privata dovrebbe considerare di trasferirsi nel Mississippi per avere scuole pubbliche migliori. Gli studenti neri hanno le stesse probabilità di saper leggre correttamente nel Mississippi (reddito medio delle famiglie nere: 37.900 dollari) e nel Massachusetts, lo Stato con i migliori risultati (reddito medio: 67.000 dollari).
Non c'è quasi nulla di più essenziale per una società libera dell'alfabetizzazione universale, scrive Piper. È una questione di diritti civili. Fallire qui significa abbandonare una frazione significativa dei bambini a una lotta che durerà tutta la vita. E gli Stati "blu", quelli tradizionalmente democratici, stanno fallendo. Hanno speso molti soldi per le scuole, ma non hanno voluto raccogliere la volontà politica necessaria per rendere quelle scuole responsabili dei risultati e adottare pratiche di insegnamento che funzionano.
Per anni c'era la scusa che fosse difficile sapere cosa funzionasse. Ma negli ultimi 15 anni è diventato chiaro che lo sappiamo.
"Le persone preferiscono chiamarlo 'miracolo del Mississippi' invece di guardare sotto il cofano per vedere cosa sta davvero succedendo", ha dichiarato a Piper Kareem Weaver, direttore esecutivo di FULCRUM, un gruppo che si batte per l'alfabetizzazione a Oakland. "Non stanno facendo nulla che altri non possano fare. Anzi, lo stanno facendo con molto meno denaro".
John White ha lavorato nove anni nel Dipartimento dell'Istruzione della Louisiana. Le riforme che ha contribuito a implementare hanno reso la Louisiana lo Stato con i miglioramenti più rapidi del paese in lettura, matematica, scienze e tassi di diploma. Ha spiegato a Piper che gli Stati del "Southern Surge" hanno tre elementi comuni.
Il primo: hanno adottato programmi di lettura basati su ricerche scientifiche. Questo li ha portati ad adottare l'insegnamento della fonetica, il metodo che insegna ai bambini a decifrare le parole suono per suono. Hanno rifiutato il metodo "whole language", screditato, che incoraggia a indovinare le parole dal contesto. Ma far adottare l'approccio alle scuole ha richiesto finanziamenti vincolati, linee guida e mandati.
Negli Stati Uniti le scuole pubbliche sono gestite da "distretti scolastici", enti amministrativi locali che hanno grande autonomia. Ogni distretto può scegliere i propri programmi didattici. Questo significa che anche all'interno dello stesso Stato ci possono essere enormi differenze tra scuole. Gli Stati del Sud hanno invece imposto dall'alto programmi uniformi basati su prove scientifiche.
Il secondo pilastro è formare gli insegnanti su come usare specificamente quei programmi. Gli insegnanti americani ricevono già molta formazione, ma è generica, non legata ai programmi che devono usare in classe. Il Mississippi ha imposto nel 2013 che gli insegnanti delle elementari ricevano istruzione sulla scienza della lettura. Ha anche inviato allenatori nelle aule con prestazioni scarse.
Il terzo pilastro è la responsabilità. Significa test standardizzati, classifiche delle scuole in base ai risultati e un requisito: un bambino che non sa leggere alla fine della terza elementare deve ripetere l'anno. Questa politica, chiamata "third grade retention" è stata adottata anche da Alabama e Tennessee.
La ricerca mostra che la bocciatura non danneggia gli studenti e tende ad aiutarli. Ma è sconvolgente per i bambini e frustrante per le famiglie. Probabilmente funziona perché cambia il comportamento degli adulti. "Il Mississippi ha richiesto alle scuole di notificare i genitori quando il loro figlio era in ritardo e di creare piani di lettura individuali", ha spiegato il giornalista Chad Aldeman. "La minaccia della bocciatura ha spostato il comportamento in modi importanti".
Il successo del Mississippi ha attirato critiche. Alcuni sostenevano che i risultati fossero troppo belli per essere veri, come altri "miracoli" educativi del passato rivelatisi falsi.
Karen Vaites, fondatrice del Curriculum Insight Project, e Piper hanno risposto in un secondo articolo. I guadagni del Mississippi sono sul test NAEP, amministrato a livello federale, che è difficile da truccare.
Una critica è che la politica di bocciatura stia artificialmente alzando i punteggi: i bambini bocciati sarebbero più vecchi quando fanno il test. Ma durante il decennio di miglioramento, la percentuale di studenti bocciati non è aumentata. L'età media degli studenti che fanno il test non è cambiata.
Un'altra critica è che i guadagni scompaiono entro l'ottava, la terza media italiana. Ma nel 2013 gli studenti di ottava del Mississippi avevano un punteggio 15 punti sotto la media nazionale. Nel 2024 erano solo cinque punti sotto.
Il Mississippi potrebbe escludere selettivamente gli studenti dal test? No. Il Mississippi ha avuto meno bambini esclusi dal NAEP (1,31% per disabilità, 0% per mancanza della conoscenza dell'inglese) rispetto alla media nazionale (1,55% e 0,78%). Il tasso di risposta complessivo del Mississippi era 92,7%, sopra la media nazionale del 91,6%.
C'è però un punto interessante. Nel 2013 il Mississippi identificava solo il 10% degli studenti come disabili, ben sotto la media nazionale. Dal 2017, con lo screening per la dislessia, la quota è salita all'11% nel 2022. Questo cambiamento potrebbe spiegare parte dei miglioramenti?
Per verificarlo basta guardare i percentili del NAEP. I punteggi stanno aumentando in ogni percentile dal 2013: il decimo è passato da 161 a 170, il 25esimo da 186 a 196, il 50esimo da 211 a 222, il 75esimo da 234 a 245, il 90esimo da 253 a 262. I miglioramenti non sono solo tra gli studenti con disabilità che ora ricevono supporto.
Lasciare tutto ai distretti scolastici locali non basta. Nel Mississippi, Louisiana e Tennessee, gli Stati hanno guidato le riforme dall'alto. Sostituire i programmi cattivi con quelli buoni scuola per scuola non funziona: i miglioramenti sono temporanei e non durano oltre un singolo sovrintendente.
Il cambiamento richiede tempo e impegno sostenuto da più amministrazioni. Le decisioni prese una per una da centinaia di distretti non saranno buone come quelle prese a livello statale, basate su prove scientifiche e con risorse adeguate.
White ha spiegato che molti governatori e legislatori non hanno mai voluto la responsabilità di far rispettare standard rigidi. "La regolamentazione statale delle entità locali non è popolare, quindi gli Stati sono diventati passivi".
La lezione del Southern Surge è che gli Stati devono svolgere il loro ruolo meglio di quanto facciano oggi: fornire programmi, formazione e responsabilità che funzionano davvero. Ma serve pressione dai cittadini.
Il Southern Surge sta accadendo in quattro Stati con governatori repubblicani, anche se la maggior parte del lavoro in Louisiana è avvenuta sotto il governatore democratico John Bel Edwards. È coerente sia con gli obiettivi progressisti (rafforzare le istituzioni pubbliche) sia con quelli conservatori (migliorare l'istruzione). Ma i politici dovranno rivisitare l'idea che l'aumento della spesa sia l'unico modo per migliorare i risultati. E dovranno portare i sindacati dalla loro parte.