Il discorso di addio di Biden: un'oligarchia minaccia la democrazia

Il discorso di addio di Biden: un'oligarchia minaccia la democrazia

Questa notte il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dallo Studio Ovale ha tenuto il suo ultimo discorso (il cosiddetto "farewall speech"). In 17 minuti ha tracciato un bilancio dei suoi quattro anni alla guida del Paese, evidenziando i risultati raggiunti ma lanciando anche un monito sui pericoli che minacciano la democrazia americana.

"Oggi in America sta nascendo un gruppo ristretto di super-ricchi che, con il loro potere e la loro influenza, rappresentano una vera minaccia per la nostra democrazia, per i nostri diritti basilari e per la possibilità di tutti di migliorare la propria condizione", ha dichiarato Biden.

All'inizio del discorso, il presidente ha annunciato il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che verrà implementato dalla prossima amministrazione. Il presidente uscente ha poi elencato i principali successi del suo mandato: "Insieme, abbiamo creato quasi 17 milioni di nuovi posti di lavoro, più di qualsiasi altra amministrazione in un singolo mandato. Più persone hanno assistenza sanitaria che mai prima d'ora. E all'estero, abbiamo rafforzato la NATO. L'Ucraina è ancora libera".

La parte centrale del discorso ha messo in luce i problemi che gli Stati Uniti dovranno affrontare nel prossimo futuro. "Gli americani sono sommersi da una valanga di notizie false e manipolate che facilitano l'abuso di potere. La stampa libera è in crisi, le redazioni chiudono e i social media hanno smesso di verificare le notizie", ha avvertito Biden.

Una parte del discorso è stata dedicata anche ai rischi dello sviluppo tecnologico, con particolare attenzione all'intelligenza artificiale: "L'IA è la tecnologia più rivoluzionaria della nostra epoca, e forse di sempre. Non esiste nulla che possa avere un impatto così profondo, nel bene e nel male, sulla nostra economia, sulla nostra sicurezza e sulla nostra società. Sul futuro stesso dell'umanità".

Per far fronte a questi rischi, Biden ha spiegato che "è necessario cambiare il sistema fiscale. Non dobbiamo dare ulteriori sconti fiscali ai miliardari, ma piuttosto assicurarci che paghino la loro giusta parte di tasse". Il presidente ha inoltre proposto una serie di riforme concrete: un limite di 18 anni per i mandati alla Corte Suprema, il divieto per i membri del Congresso di fare trading e un emendamento costituzionale per chiarire che nessun presidente è immune dai crimini commessi durante il mandato.

Biden ha anche ripreso le parole del presidente Eisenhower che nel 1961, nel suo discorso di addio, mise in guardia sul "complesso militare-industriale". Come allora Eisenhower parlò del "potenziale di un disastroso aumento del potere mal riposto", oggi Biden ha lanciato lo stesso allarme per quello che ha definito il "complesso tecno-industriale".

Nel suo discorso, Biden ha paragonato più volte l'America alla Statua della Libertà: "È come lei, progettata per piegarsi ma non spezzarsi durante le tempeste. Sa oscillare quando il vento soffia forte, proprio perché le sfide arrivano sempre. Si muove, sì, ma non cade mai. Resta salda sulle sue fondamenta".

Il discorso ha segnato non solo la fine della presidenza Biden ma anche la conclusione di una importante carriera politica durata oltre 50 anni.

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