Il diciannovenne "Big Balls" al centro della rivoluzione di Musk nell'amministrazione federale
Edward Coristine, 19 anni, soprannominato "Big Balls" al liceo, è diventato uno dei principali protagonisti della trasformazione dell'amministrazione federale voluta da Elon Musk.

Un giovane di diciannove anni, Edward Coristine, si è rapidamente affermato come una figura centrale nel progetto di Elon Musk per rivoluzionare l’amministrazione federale americana, grazie al suo ruolo nel Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE). Ne parla il New York Magazine.
L'origine del suo soprannome
L'ormai celebre soprannome “Big Balls” con cui Coristine è diventato famoso sui media americani nasce durante il penultimo anno di Coristine alla Rye Country Day School.
Durante una lezione di matematica, il giovane ha disegnato su un bigliettino un oggetto fallico accompagnato dalla scritta “BIG BALLS”.
Il biglietto, intercettato e letto ad alta voce dall’insegnante, divenne subito sinonimo del suo approccio da “risk-taker”. Come ricorda l’ex compagno di classe Angad Sethi:
“Per lui significava essere un risk-taker, una persona audace. Era uno scherzo, ma aveva un significato ben preciso.”
Passaggi controversi e primi successi
Coristine è stato in passato collegato al gruppo "Com", una rete di canali Telegram e Discord che funge da punto di ritrovo per cybercriminali.
Nel 2022, a soli 16 anni, ha perso il lavoro come sistemista presso Path Network – un’azienda che offre protezione contro attacchi DDoS – a seguito di una fuga di informazioni a un concorrente, in cui lui è stato apparentemente implicato.
In una chat su Discord, invece di negare la vicenda, aveva attribuito il suo licenziamento a una sorta di gelosia aziendale, sostenendo di non aver mai compiuto azioni scorrette.
Prima di concludere il liceo, il giovane ha fondato il proprio ISP, Packetware, gestendo vari domini, tra cui Tesla.Sexy, un sito che pubblicizzava “link falsi, domini interessanti e effetti per immagini dedicati al shitposting”.
L’ingresso nel DOGE
Dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, un account denominato DOGE su X (ex Twitter) ha lanciato un appello per “rivoluzionari del piccolo governo” disposti a lavorare oltre 80 ore settimanali, senza compenso.
We are very grateful to the thousands of Americans who have expressed interest in helping us at DOGE. We don’t need more part-time idea generators. We need super high-IQ small-government revolutionaries willing to work 80+ hours per week on unglamorous cost-cutting. If that’s…
— Department of Government Efficiency (@DOGE) November 14, 2024
Il messaggio, sostenuto anche da giovani ingegneri legati a Musk e Peter Thiel, ha scatenato una forte competizione tra candidati di vario profilo.
Due mesi dopo che Coristine aveva iniziato il suo percorso universitario presso la Northeastern University di Boston, dove studiava ingegneria meccanica e fisica, ha deciso improvvisamente di lasciare il dormitorio universitario per intraprendere un progetto autonomo.
Si stava in realtà dirigendo a Washington per unirsi al DOGE.
Pochi minuti dopo l’insediamento di Trump, il 20 gennaio, il team del DOGE – guidato da Amanda Scales di xAI, l’azienda di intelligenza artificiale di Musk – ha fatto irruzione nell’Office of Personnel Management (OMB), l’agenzia responsabile della gestione delle risorse umane del governo federale.
Armati di laptop e divani-letto, in maniera simile al modo in cui Musk ha preso il controllo di Twitter nel 2022, il team del DOGE ha iniziato a richiedere l’accesso a database, codici e altre informazioni riservate, arrivando addirittura a bloccare il personale senior.
Entro la fine della settimana, Musk si è unito a loro, lavorando fino a tarda notte insieme al suo gruppo.
In questo clima, neanche un mese dopo il suo ingresso nel DOGE, Coristine è stato già in grado di ottenere l’accesso ai sistemi dei Dipartimenti di Stato, della Sicurezza Interna, dell’Amministrazione per le Piccole Imprese, della FEMA e della principale agenzia federale per la cybersicurezza.
L'impatto di Coristine e dei "Muskrats"
All’interno di un team composto da sei persone, soprannominato “Muskrats” dai dipendenti federali – supportati da pizza e Red Bull – Coristine si distingue come il membro più giovane e determinato.
Fin dall’inizio, il suo approccio innovativo ha avuto effetti immediati e radicali: ha richiesto ai dipendenti di giustificare il proprio operato elencando i loro maggiori “successi” e ha esaminato la possibilità di sostituire parte del personale con intelligenza artificiale e chatbot.
Questa visione futuristica ha scatenato un clima di tensione negli uffici federali, con dirigenti visibilmente preoccupati per le implicazioni dei suoi metodi non convenzionali.
I supervisori hanno persino consigliato al personale di evitare comunicazioni tramite dispositivi governativi, temendo possibili monitoraggi.
Grazie al lavoro di persone come Coristine, il DOGE in poco tempo è stato in grado di ottenere l’accesso praticamente illimitato ai dati sul personale, influenzando ed imponendo così la propria volontà sull’intera forza lavoro federale.
Di recente, l’agenzia ha inviato un’e-mail a tutti i 2,1 milioni di dipendenti, con l’oggetto “Fork in the Road”, esortandoli ad accettare la proposta di buyout. Questo provvedimento ha generato un diffuso clima di incertezza all’interno del governo.
Un ex dipendente, licenziato tramite videoconferenza, ha raccontato:
“Entrando al lavoro il 21 gennaio – il giorno dopo il giuramento di Trump come presidente – ci siamo trovati all'improvviso in un mondo completamente diverso.”