I servizi postali europei sospendono temporaneamente le spedizioni verso gli Stati Uniti per le nuove regole sui dazi
Revocata dal presidente Trump, l'esenzione "de minimis" che escludeva dai dazi pacchi fino a 800 dollari causando il blocco di milioni di dollari di spedizioni; diversi operatori europei hanno sospeso i propri servizi di invio pacchi in attesa di aggiornamenti.

Diversi servizi postali europei hanno iniziato a sospendere o interrompere le spedizioni verso gli Stati Uniti, citando l'incertezza sulla fine della cosiddetta esenzione tariffaria de minimis entrata in vigore questa settimana. La misura, che escludeva dai dazi i pacchi del valore di 800 dollari o inferiore, è stata formalmente revocata dal presidente americano Donald Trump alla fine di luglio.
Il cambiamento normativo rischia di paralizzare il commercio di piccoli importi e gli scambi nei prossimi giorni, minacciando potenzialmente il flusso di centinaia di milioni di pacchi all'anno. Trump aveva precedentemente eliminato l'esenzione anche per i pacchi provenienti dalla Cina; dal 29 agosto la misura sarà estesa a tutti gli altri Paesi.
Le decisioni dei principali operatori
Molti corrieri europei, citando l'incertezza sulle nuove regole e la mancanza di tempo per creare meccanismi di applicazione, hanno optato per sospendere completamente l'invio di pacchi verso gli Stati Uniti. PostEurop, un gruppo commerciale che comprende gli operatori postali nazionali del continente, ha elencato almeno 16 servizi che intende sospendere o limitare riguardante le spedizioni verso gli Stati Uniti a causa delle nuove normative, secondo quanto riportato.
Anche la Royal Mail del Regno Unito ha annunciato che terminerà i servizi di spedizione esistenti a partire da domani, ma con piani per riprendere il servizio utilizzando il nuovo regime tariffario già da giovedì di questa settimana. La belga Bpost ha già sospeso le spedizioni dal 23 agosto, dichiarando di star lavorando all'implementazione di un nuovo sistema.
La tedesca Deutsche Post ha messo in atto le stesse restrizioni il 22 agosto. Anche le autorità postali di Francia, Grecia, Austria e dei Paesi nordici, tra gli altri, hanno lasciato intendere che le spedizioni potrebbero essere presto interrotte.
L'impatto sui numeri
Secondo le stime, circa 1,3 miliardi di pacchi sono entrati negli Stati Uniti l'anno scorso grazie all'esenzione de minimis, di cui circa il 60% dalla Cina. I cambiamenti hanno già avuto un impatto significativo sui rivenditori discount come Shein e Temu, le cui spedizioni verso gli Stati Uniti sono improvvisamente diventate sostanzialmente più costose.
La situazione evidenzia come i dazi non riguardino più soltanto le navi cargo piene di container giganti, ma abbiano ora un impatto diretto anche sul commercio di piccoli pacchi e sui consumatori americani che ricevono prodotti dall'estero.