I Dem vincono New Jersey e Virginia, Mamdani a New York
Le elezioni di martedì vedono una serie di vittorie per il partito all'opposizione, con due donne elette governatrici e un socialista democratico di 34 anni che diventa sindaco di New York. In California passa la riforma elettorale voluta dai democratici.
Non ci sono state sorprese alle elezioni di ieri negli Stati Uniti. I democratici hanno infatti vinto in Virginia e New Jersey e a New York City il socialista democratico Zohran Mamdani è diventato sindaco.
In Virginia, Abigail Spanberger ha sconfitto la vicegovernatrice repubblicana Winsome Earle-Sears con il 57,4% dei voti. Spanberger, 46 anni, ex agente della Central Intelligence Agency ed ex membro del Congresso, diventa la prima donna a governare la Virginia. La sua campagna si è concentrata sull'opposizione al presidente Trump e sulle conseguenze dei tagli ai lavoratori federali, un tema particolarmente sentito in uno Stato che ospita circa 320.000 dipendenti federali e centinaia di migliaia di appaltatori. Durante il discorso della vittoria, Spanberger ha mantenuto un tono bipartisan, promettendo di servire "tutti i virginiani" e criticando solo indirettamente l'amministrazione Trump: "L'economia della Virginia non funziona quando Washington tratta i nostri lavoratori come usa e getta".
In New Jersey, la deputata Mikie Sherrill ha battuto il repubblicano Jack Ciattarelli con il 56,2% dei voti. Sherrill, 53 anni, ex pilota di elicotteri della Marina ed ex procuratrice federale, diventerà la 57esima governatrice del New Jersey e la seconda donna a guidare lo Stato. Anche la sua campagna ha fatto dell'opposizione a Trump un tema centrale, ricordando costantemente agli elettori il legame tra Ciattarelli e il presidente. La vittoria è particolarmente significativa perché il New Jersey non eleggeva un governatore dello stesso partito per tre mandati consecutivi dal 1961. Al centro della sua agenda ci sono la riduzione dei costi dell'elettricità, che quest'estate sono aumentati del 22%, e il divieto di cellulari nelle scuole.
A New York City, Zohran Mamdani ha ottenuto la vittoria diventando il 111esimo sindaco della città. Con il 50,4% dei voti, ha sconfitto l'ex governatore Andrew Cuomo, che si era candidato come indipendente dopo aver perso le primarie democratiche, e il repubblicano Curtis Sliwa. Mamdani, 34 anni, è il sindaco più giovane di New York da oltre un secolo, il primo musulmano e il primo sud-asiatico a guidare la città. Nato in Uganda da genitori di origine indiana, è arrivato negli Stati Uniti a 7 anni ed è diventato cittadino americano nel 2018. Socialista democratico e membro dell'assemblea statale, ha costruito la sua campagna sulla crisi dell'accessibilità economica, promettendo autobus gratuiti, un congelamento degli affitti per gli appartamenti regolamentati e nuovi servizi sociali finanziati da tasse più alte su aziende e ricchi.
Ken Martin, presidente del Democratic National Committee, ha definito le vittorie "l'inizio della rinascita democratica". L'affluenza alle urne è stata elevata. In New Jersey, nonostante alcune minacce di bombe rivelatesi false che hanno brevemente interrotto il voto in alcune località, la partecipazione è stata robusta. Le elezioni sono state interpretate come un primo test dell'umore degli elettori dopo nove mesi di seconda amministrazione Trump, caratterizzata da tagli massicci al personale federale, dazi e uno shutdown del governo federale iniziato il primo ottobre.
Anche in California gli elettori hanno approvato la Proposition 50 con il 64,3% dei voti. La misura consente di ridisegnare le mappe dei distretti congressuali per favorire i democratici, in risposta a operazioni simili condotte dai repubblicani in Texas e altri Stati rossi. Il governatore Gavin Newsom aveva promosso la proposta come necessaria per contrastare i tentativi del presidente Trump di far ridisegnare le mappe elettorali in modo da favorire il suo partito. Se pienamente attuata, la riforma potrebbe far guadagnare ai democratici fino a cinque seggi alla Camera dei Rappresentanti nelle elezioni di medio termine del 2026.
Altre vittorie democratiche sono arrivate in Pennsylvania, dove tre giudici della Corte Suprema statale sostenuti dai democratici hanno mantenuto i loro seggi nelle cosiddette "retention elections", garantendo al partito il controllo 5-2 della corte fino alle prossime elezioni presidenziali. In Virginia, anche Jay Jones ha vinto la carica di procuratore generale, diventando il primo afroamericano in quella posizione, nonostante uno scandalo legato a messaggi violenti inviati nel 2022. A Detroit, Mary Sheffield è stata eletta sindaco, diventando la prima donna a guidare la città. Ad Atlanta, il sindaco uscente Andre Dickens è stato rieletto.
Le elezioni di martedì non hanno coinvolto elezioni federali in grado di modificare gli equilibri di potere a Washington, dove i repubblicani controllano sia la Casa Bianca che il Congresso. Tuttavia, i risultati hanno dato ai democratici uno slancio verso le elezioni di medio termine del 2026, quando tutti i seggi della Camera e un terzo del Senato saranno in palio. Solo Virginia e New Jersey tengono elezioni per governatore l'anno successivo a quello presidenziale, e i risultati sono tradizionalmente considerati un indicatore delle tendenze politiche nazionali.