I dazi del 25% su Canada e Messico sono ancora previsti entrare in vigore, conferma la Casa Bianca

Confusione sulla tempistica dell’entrata in vigore dei dazi del 25% mentre l'Amministrazione Trump prosegue con la sua agenda commerciale aggressiva.

I dazi del 25% su Canada e Messico sono ancora previsti entrare in vigore, conferma la Casa Bianca

La Casa Bianca intende ancora lasciar entrare in vigore i dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico la prossima settimana, nonostante i precedenti commenti del presidente Trump avessero fatto sperare in un ulteriore rinvio.

Cosa è successo?

Un alto funzionario della Casa Bianca ha chiarito che il 2 aprile resta la scadenza per i "dazi reciproci" che Trump aveva in precedenza annunciato.

Lo stesso funzionario ha aggiunto che i dazi specifici del 25% per Canada e Messico sono ancora in pausa fino alla prossima settimana, come si pensava originariamente, e l'Amministrazione non ha al momento ancora deciso se estendere ulteriormente questa pausa.

Il Segretario al Commercio Lutnick ha dichiarato ai giornalisti che i governi canadese e messicano dovranno "dimostrare al presidente" di aver compiuto progressi sui controlli di frontiera più severi, condizione essenziale per evitare l'imposizione dei dazi.

Gli altri dazi annunciati

Al Dipartimento del Commercio era stato precedentemente ordinato di elaborare piani per imporre dazi su tutte le nazioni che l'Amministrazione ritiene abbiano pratiche commerciali sleali, un rapporto atteso per il 1° aprile.

Ciò consentirebbe a Trump di imporre eventuali dazi reciproci a partire dal giorno successivo, e anche Canada e Messico potrebbero essere colpiti da questo secondo provvedimento.

A sua volta si tratta di un provvedimento diverso da quello previsto da un altro ordine presidenziale che invece aumenta a prescindere al 25% i dazi su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, e che dovrebbe entrare in vigore il 12 marzo.

Trump ha anche dichiarato che il Dipartimento del Commercio dovrà indagare sull'opportunità di imporre dazi anche sulle importazioni di rame.

Successivamente, Trump ha detto ai giornalisti che la sua Amministrazione stava anche esaminando dazi sulle importazioni dall’Europa, in particolare sulle automobili, sebbene non fosse chiaro se si trattasse di un nuovo annuncio o fosse ricompreso nei precedenti.

Trump ha anche accennato a futuri dazi su semiconduttori, prodotti farmaceutici, automobili e legname, ma senza fissare date.

Confusione sui mercati (e non solo)

La confusione creatasi è stata evidente nella reazione dei mercati finanziari, con il dollaro statunitense che ha subito un forte calo rispetto al dollaro canadese e al peso messicano alla prospettiva di un ulteriore rinvio, prima di recuperare quando la situazione è stata chiarita dalla Casa Bianca.

Finora l'Amministrazione Trump ha implementato solo i dazi del 10% su tutte le importazioni dalla Cina, tra tutti quelli sino ad ora annunciati.

Se la Casa Bianca dovesse davvero implementare alcune o tutte le altre minacce di dazi annunciate, tenere il passo con la politica commerciale di Trump potrebbe diventare sempre più difficile.

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