Gli USA boicottano il G20 in Sudafrica

In seguito alle accuse di Trump sulla confisca delle terre ai proprietari bianchi in Sudafrica, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato che non parteciperà alla riunione dei Ministri degli Esteri del G20 a Johannesburg.

Gli USA boicottano il G20 in Sudafrica
Il logo del G20 in Sudafrica

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato che non parteciperà alla riunione ministeriale del G20 prevista per il 20-21 febbraio in Sudafrica. L'annuncio è arrivato mentre Rubio si trovava in Repubblica Dominicana durante un viaggio in America Centrale.

"Non parteciperò al vertice del G20 a Johannesburg. Il Sudafrica sta facendo cose molto negative", ha dichiarato Rubio su X, citando in particolare "l'espropriazione di proprietà private". Il capo della diplomazia americana ha inoltre criticato il G20 per il suo sostegno alle politiche sul cambiamento climatico e ai programmi di diversità e inclusione.

La decisione di Rubio arriva dopo le recenti tensioni tra Washington e Pretoria sulla questione fondiaria. Il presidente Donald Trump ha infatti accusato il Sudafrica di confiscare terre dopo la promulgazione, il 23 gennaio, di una legge sulle espropriazioni da parte del presidente Cyril Ramaphosa. Trump ha anche annunciato la sospensione di "ogni finanziamento" al paese in attesa di un'indagine sulla situazione.

Il ministro degli Esteri sudafricano Ronald Lamola ha respinto le accuse, sottolineando che "non ci sono espropri arbitrari di terre o proprietà private" nel paese. La nuova legge, ha precisato Pretoria, permette espropri senza compensazione solo in determinate circostanze e per motivi di interesse pubblico, previa ricerca di un accordo con il proprietario.

La questione fondiaria rappresenta un tema particolarmente sensibile in Sudafrica, dove la maggioranza delle terre è ancora nelle mani della minoranza bianca, eredità della politica di espropriazione ai danni della popolazione nera durante l'apartheid. I tentativi di correggere questo squilibrio hanno attirato le critiche dei conservatori, tra cui il miliardario Elon Musk, nato in Sudafrica e stretto alleato di Trump.

"Il governo sudafricano non ha confiscato alcuna terra", ha ribadito il presidente Ramaphosa in un comunicato, mentre Lamola ha aggiunto che la presidenza sudafricana del G20 "non si limita al cambiamento climatico, ma riguarda anche il trattamento equo delle nazioni del Sud, per garantire un sistema globale uguale per tutti".

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