Elon Musk ed il DOGE hanno iniziato a “prendere il controllo” del governo americano

L’ente consultivo guidato da Elon Musk punta a “snellire” il governo, ma solleva sempre più preoccupazioni per la mancanza di trasparenza e di controllo istituzionale.

Elon Musk ed il DOGE hanno iniziato a “prendere il controllo” del governo americano
Fonte: FMT

Con l'insediamento del presidente Donald Trump, la nuova Amministrazione statunitense ha avviato una profonda riorganizzazione del governo federale attraverso il Department of Government Efficiency (DOGE).

Ispirato alla celebre cripto-valuta promossa da Elon Musk, il dipartimento – che in realtà nonostante il nome è solo un organismo consultivo – è nato con l'obiettivo dichiarato di snellire la burocrazia federale e ridurne i costi, ma sta rapidamente suscitando preoccupazioni da più parti per il suo modo brusco di agire.

Accesso ai dati sotto scrutinio

Il Dipartimento di Giustizia ha recentemente imposto restrizioni all'accesso del DOGE ai sistemi di pagamento del Dipartimento del Tesoro, limitandolo a soli due dipendenti con permessi di sola lettura.

La decisione è giunta in risposta a una causa intentata da tre sindacati federali, che contestano al Segretario del Tesoro Scott Bessent di aver permesso al DOGE un accesso illegittimo al Bureau of Fiscal Service, l'ufficio che gestisce la contabilità governativa e i sistemi di pagamento centrali.

Le preoccupazioni non si limitano però al Dipartimento del Tesoro. Una nuova causa è stata presentata da una coalizione di gruppi sindacali per impedire al DOGE di accedere ai dati macroeconomici presso il Dipartimento del Lavoro.

Parallelamente, i leader democratici del Congresso hanno richiesto chiarimenti all'Amministrazione Trump sulle implicazioni di sicurezza dell'accesso del DOGE ai database governativi sensibili e sulla legalità delle sue operazioni.

Le prospettive incerte del DOGE

Il reclutamento di giovani professionisti dalla Silicon Valley ha portato nuove competenze, ma ha anche alimentato timori di una trasformazione "tech-driven" del governo federale.

Le decisioni unilaterali, come l'imposizione del ritorno in ufficio a tempo pieno, hanno accentuato le tensioni con i funzionari di carriera.

L'esperimento del DOGE, pur presentandosi come un'iniziativa di modernizzazione, solleva interrogativi sempre più pressanti sul delicato equilibrio tra efficienza amministrativa e trasparenza democratica.

Le multiple azioni legali e le preoccupazioni espresse dal Congresso suggeriscono che il futuro del DOGE potrebbe essere più complesso di quanto inizialmente previsto, con implicazioni significative per il funzionamento dell'amministrazione federale americana.

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