Zelensky sempre più popolare in Ucraina nonostante le tensioni con Trump
Secondo un sondaggio dell'Economist, il 72% degli ucraini approva l'operato del presidente. La maggioranza è contraria alle elezioni durante il conflitto e sostiene la continuazione della guerra anche senza il supporto americano.

Nonostante le recenti tensioni con Donald Trump e un acceso scontro alla Casa Bianca a fine febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky gode di un ampio sostegno in patria. Un nuovo sondaggio telefonico condotto da Ipsos su 1.000 ucraini, commissionato dall'Economist, rivela che oltre il 70% della popolazione approva l'operato del leader ucraino.

Il sondaggio, realizzato nella settimana successiva al confronto alla Casa Bianca, evidenzia come l'80% degli ucraini consideri Zelensky il legittimo presidente e respinge l'idea di tenere elezioni mentre il conflitto è in corso. Oltre il 70% continua a fidarsi della sua leadership nei negoziati. Ancora più significativo, i dati suggeriscono che Zelensky vincerebbe eventuali elezioni con il 46% dei voti.
Il sondaggio è stato condotto in un periodo di forte tensione tra Ucraina e Stati Uniti, durante il quale l'America ha temporaneamente sospeso sia gli aiuti militari che la condivisione di intelligence offensiva. Entrambi sono stati ripristinati dopo i colloqui in Arabia Saudita che hanno portato a un possibile accordo di cessate il fuoco l'11 marzo.
Nonostante il deterioramento delle prospettive belliche, gli ucraini sembrano determinati quanto il loro presidente, preferendo obiettivi militari che appaiono difficilmente raggiungibili al momento. Una netta maggioranza (74%) è favorevole a continuare i combattimenti anche senza il sostegno americano, mentre il 59% (contro il 21%) crede ancora nella possibilità di una vittoria sul campo di battaglia, in contrasto con le valutazioni di funzionari americani.
Riguardo alle possibili concessioni per la pace, l'opinione pubblica ucraina è riluttante. Tra le probabili richieste russe, solo la rinuncia all'aspirazione di entrare nella NATO ottiene un supporto, sebbene minimo: 38% favorevoli contro 37% contrari. Solo il 6% degli ucraini sarebbe disposto a riconoscere i guadagni territoriali russi dal 2022, mentre percentuali leggermente più alte potrebbero cedere la Crimea (11%) e parti dell'Ucraina orientale occupate nel 2014 (27%). L'80% si oppone alla riduzione delle forze armate ucraine e il 70% respinge l'idea di arruolare soldati più giovani.
Il sondaggio sembra giustificare la posizione di Zelensky. Per settimane, il presidente ucraino è stato bersaglio di una campagna orchestrata dagli alleati di Trump, inclusi il vicepresidente J.D. Vance, Donald Trump Junior ed Elon Musk. Vari personaggi del movimento MAGA hanno fatto eco alla propaganda di stato russa descrivendo Zelensky come un "dittatore" per aver "cancellato le elezioni". Trump stesso lo ha definito un "comico moderatamente di successo" con un sostegno popolare "molto basso", affermando falsamente che godesse solo del 4% di approvazione.
Il sondaggio dell'Economist dimostra quanto queste affermazioni siano infondate. I dati mostrano una netta opposizione alle elezioni durante il conflitto: il 62% le respinge fino alla fine ufficiale della guerra, il 19% le considererebbe solo durante un cessate il fuoco, mentre solo il 14% concorda con la Casa Bianca sulla necessità di tenerle il prima possibile. Il sostegno a Zelensky è particolarmente forte tra le donne, i giovani e i residenti delle regioni più orientali dell'Ucraina.
