Zelensky al presidente Trump: "Putin vuole negoziare solo perché ha paura di te"
L'ora di colloquio tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato significative divergenze nella percezione delle reali intenzioni di Vladimir Putin riguardo ai negoziati di pace.

La telefonata tra Trump e Zelenskyc, avvenuta mercoledì subito dopo un colloquio tra Trump e Putin, segna l'inizio di un nuovo tentativo diplomatico americano per porre fine al conflitto in Ucraina.
Durante la conversazione, Trump ha condiviso la sua impressione positiva sulla disponibilità di Putin a raggiungere un accordo.
Tuttavia, stando a quanto riporta Axios, Zelensky ha espresso un punto di vista più scettico, suggerendo che il leader russo stia solo fingendo apertura al dialogo:
"Putin ti ha detto di volere un accordo solo perché ha paura di te, perché sei più forte".
Sempre stando a quanto riporta Axios, Trump ha comunque spiegato a Zelensky la necessità di mantenere il dialogo con Putin:
"Devo parlare con Putin per salvare l'Ucraina".
Contemporaneamente, sia Trump che il Segretario alla Difesa Pete Hegseth hanno escluso due opzioni cruciali: l'adesione dell'Ucraina alla NATO e l'invio di truppe americane per garantire la sicurezza del Paese.
Come alternativa, Trump ha espresso sostegno all'idea di una forza di peacekeeping europea lungo il fronte con la Russia.
Il presidente americano ha anche presentato a Zelensky il team negoziale USA, che includerà il direttore della CIA John Ratcliffe e l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff.
Un incontro imminente a Monaco tra Zelensky, il vicepresidente Vance e il Segretario di Stato Marco Rubio è stato identificato come cruciale per avviare il processo diplomatico.
Durante la chiamata, Zelensky ha informato Trump dei recenti attacchi russi su Kyiv e altre città ucraine.
In tutta risposta, Trump ha scherzato sul Segretario al Tesoro Scott Bessent, in visita in Ucraina, dicendo che "sarebbe già scappato negli Stati Uniti" se avesse sentito i raid aerei.
Notevole l'assenza di riferimenti all'inviato americano per il processo di pace tra Russia ed Ucraina Keith Kellogg, sia durante la chiamata che nelle dichiarazioni pubbliche, nonostante la portavoce della Casa Bianca Karoline Levitt abbia successivamente confermato che lui "rimane una parte critica di questo team e di questo sforzo".