Zelensky accetta la proposta di Trump per una tregua sugli attacchi agli impianti energetici con la Russia
Il presidente ucraino apre allo stop reciproco degli attacchi alle infrastrutture energetiche come primo passo verso un cessate il fuoco più ampio. Gli Stati Uniti ragionano sul prendere il controllo delle centrali nucleari ucraine.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accettato, durante una telefonata con il presidente Trump avvenuta oggi, l'offerta di una pausa reciproca degli attacchi contro le infrastrutture energetiche, considerando questo accordo un passo verso un cessate il fuoco più ampio.
In un post sui social media, Trump ha dichiarato di aver avuto una conversazione "molto buona" della durata di un'ora con Zelensky.

Successivamente, una dichiarazione congiunta del Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e del Segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che il colloquio "ha significativamente contribuito a muoversi verso la fine della guerra".
Anche Zelensky ha espresso valutazioni positive sul dialogo attraverso i social media, definendo la conversazione come "positiva, molto sostanziale e franca", e chiarendo di aver ringraziato Trump per il sostegno americano all'Ucraina.
I had a positive, very substantive, and frank conversation with President of the United States Donald Trump @POTUS. I thanked him for a good and productive start to the work of the Ukrainian and American teams in Jeddah on March 11—this meeting of the teams significantly helped… pic.twitter.com/JFBd5EeIkg
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 19, 2025
Si tratta del primo contatto diretto tra i due leader dopo lo scontro pubblico avvenuto il mese scorso nello Studio Ovale, durante il quale Trump e il vicepresidente JD Vance avevano manifestato irritazione per quella che consideravano un'insufficiente gratitudine da parte di Zelensky per il supporto fornito dagli Stati Uniti.
La dichiarazione di Waltz e Rubio ha inoltre suggerito per la prima volta un interesse di Trump ad assumere il controllo diretto da parte americana delle centrali elettriche e nucleari ucraine.
Secondo il comunicato letto in conferenza stampa dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, Trump ha affermato che gli Stati Uniti "potrebbero essere molto utili nella gestione di quegli impianti grazie alla loro esperienza in ambito elettrico e di servizi pubblici".
La dichiarazione aggiunge inoltre che "la proprietà americana di quegli impianti rappresenterebbe la migliore protezione per tali infrastrutture e un sostegno per tutte le infrastrutture energetiche ucraine".
.@PressSec reads a statement from National Security Advisor @MikeWaltz47 and @SecRubio on President Trump's call this morning with President Zelensky:
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) March 19, 2025
"They agreed this could be the first step toward the full end of the war and ensuring security." pic.twitter.com/bH8MHpxndU
La proposta di Trump di affidare all'America il controllo delle centrali nucleari ucraine è stata accolta con sorpresa a Kyiv, afferma il New York Times.
Gli esperti ucraini di energia affermano che tali impianti non possono essere privatizzati ai sensi della legge ucraina.
Allo stesso tempo, osservano che il coinvolgimento americano potrebbe contribuire a migliorare la gestione degli impianti.