Walmart supera le stime sugli utili ma avverte sull’impatto dei dazi
Il colosso della distribuzione ha chiuso il primo trimestre con un utile superiore alle previsioni e un record nell’e-commerce, ma segnala possibili aumenti di prezzo legati alle tensioni commerciali
Walmart ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale con risultati finanziari positivi, superando le attese degli analisti sugli utili anche se i ricavi si sono attestati leggermente al di sotto delle previsioni. Il più grande rivenditore al mondo ha riportato un utile per azione rettificato di 61 cents, superando i 58 cents attesi. I ricavi complessivi hanno raggiunto i 165,61 miliardi di dollari, contro i 165,84 miliardi stimati, segnando un incremento del 2,5% rispetto ai 161,51 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Tuttavia, il trimestre ha evidenziato un calo dell’utile netto, sceso a 4,49 miliardi di dollari (56 cents per azione) dai 5,10 miliardi (63 cents per azione) registrati un anno fa. Una parte della differenza è attribuibile al confronto sfavorevole con l’anno bisestile, che ha sottratto circa l’1% alla crescita delle vendite.
Walmart ha confermato le previsioni per l’intero anno fiscale, indicando una crescita delle vendite compresa tra il 3% e il 4% e utili rettificati tra 2,50 e 2,60 dollari per azione. Per il secondo trimestre, la società prevede un aumento delle vendite nette compreso tra il 3,5% e il 4,5%, ma ha scelto di non fornire indicazioni sull’evoluzione dell’utile per azione o del reddito operativo, citando l’incertezza legata alla politica commerciale statunitense.
Nel corso di un’intervista a CNBC, il Chief Financial Officer John David Rainey ha espresso preoccupazione per l’impatto dei dazi più elevati, anche dopo la recente riduzione temporanea dei dazi sulle importazioni cinesi al 30% per 90 giorni. “L’entità di questi aumenti è superiore a quanto qualsiasi rivenditore o fornitore possa assorbire”, ha dichiarato Rainey, aggiungendo che gli effetti sui prezzi potrebbero iniziare a manifestarsi alla fine di maggio, diventando più evidenti nel mese di giugno.
Tra i dati più significativi del trimestre, Walmart ha raggiunto un traguardo importante nel proprio business di e-commerce, registrando per la prima volta un trimestre redditizio sia negli Stati Uniti che a livello globale. Le vendite online sono aumentate del 21% nel mercato domestico e del 22% su scala globale. Il risultato è stato sostenuto dall’espansione di attività ad alto margine, tra cui la pubblicità digitale e il marketplace di terze parti.
Le vendite comparabili, un indicatore centrale per il settore retail che misura la crescita a parità di punti vendita, sono salite del 4,5% per Walmart USA e del 6,7% per Sam’s Club, escludendo il contributo dei carburanti.
La società ha inoltre registrato un notevole incremento nel segmento pubblicitario. Le vendite di Walmart Connect, la piattaforma pubblicitaria statunitense dell’azienda, sono aumentate del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, al netto dell’acquisizione dell’attività di smart TV Vizio.
Walmart ha saputo posizionarsi in modo vantaggioso in un contesto economico incerto, attirando un pubblico più ampio anche grazie alla propria forza nel comparto alimentare e dei beni essenziali. In qualità di maggiore catena di generi alimentari degli Stati Uniti, l’azienda beneficia di un flusso costante di clienti, rafforzato dalla reputazione di operatore orientato al risparmio. Elementi come la velocità delle consegne, il rinnovamento dei punti vendita e un assortimento più ampio di marchi hanno contribuito ad attrarre anche consumatori con redditi più elevati.
Il report trimestrale di Walmart inaugura una settimana di annunci importanti nel settore retail. Nelle prossime giornate sono attesi i risultati di Target, Home Depot e Lowe’s, in un momento in cui analisti e investitori monitorano da vicino la tenuta della spesa dei consumatori americani e gli effetti delle politiche doganali sul comparto commerciale.
Dal punto di vista borsistico, le azioni Walmart hanno registrato una performance positiva. Alla chiusura di mercoledì, il titolo era salito del 7% dall’inizio dell’anno, superando l’andamento pressoché stabile dell’indice S&P 500 nello stesso arco temporale. Con un prezzo per azione di 96,83 dollari, la capitalizzazione di mercato dell’azienda si attesta intorno ai 775 miliardi di dollari.