Vance attacca Harris: Mi sento più stupido quando la ascolto

Il vicepresidente critica duramente l'ex rivale democratica per il suo nuovo libro di memorie sulla campagna elettorale del 2024

Vance attacca Harris: Mi sento più stupido quando la ascolto
Screenshot da Fox News/YouTube

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance attaccato duramente Kamala Harris, affermando di sentirsi "più stupido" ogni volta che l'ascolta parlare e accusandola di non avere "sostanza" nelle sue posizioni politiche.

Le dichiarazioni sono arrivate durante un'intervista con Laura Ingraham andata in onda venerdì su Fox News, nella seconda parte del programma "The Ingraham Angle". L'occasione per discutere dell'ex vicepresidente democratica è stata la pubblicazione del suo nuovo libro di memorie "107 Days", che racconta la sua campagna presidenziale dopo il ritiro di Joe Biden dalle elezioni del 2024.

Ingraham ha riferito che nel libro Harris definisce Vance "un immaturo e un trasformista" e attribuisce la sua sconfitta elettorale principalmente alla brevità della campagna, sostenendo che con più tempo a disposizione avrebbe potuto ottenere maggiore consenso. Una tesi che il vicepresidente repubblicano ha respinto con forza.

"Il problema non è che la campagna di Kamala fosse troppo corta. Era troppo lunga", ha dichiarato Vance con tono sarcastico, invitando a guardare i sondaggi dell'epoca. "Quando le persone ascoltavano davvero quello che aveva da dire, secondo i sondaggi, il suo consenso scendeva sempre di più. Con una campagna di 150 giorni, avremmo conquistato tre senatori in più e Donald Trump avrebbe vinto con una valanga ancora più grande".

I numeri delle elezioni del 2024 sembrano dare ragione a Vance: Trump ha ottenuto 312 grandi elettori contro i 226 di Harris, vincendo anche il voto popolare con il 49,9 percento secondo il New York Times. Il vicepresidente ha sostenuto che il pubblico americano ha semplicemente visto attraverso la facciata della candidata democratica.

"Più le persone conoscono Kamala Harris, più si rendono conto che non c'è sostanza", ha affermato Vance. Ha poi tracciato un confronto impietoso con altri leader democratici del passato: "Quando non eravamo d'accordo con Barack Obama o Bill Clinton, loro avevano effettivamente sostanza. Potevano davvero articolare il loro punto di vista. Io ascolto Kamala Harris per 90 secondi e mi sento davvero come se fossi diventato più stupido nel processo, e non ho idea di cosa creda davvero".

Il vicepresidente ha concluso la sua critica con quello che sembra un avvertimento per il futuro politico di Harris: "Questo è il problema con Kamala Harris, e continuerà a essere il problema a meno che non impari davvero a sviluppare un punto di vista e ad articolarlo per il popolo americano".

L'intervista con Ingraham ha toccato anche altri temi, tra cui l'ascesa del socialismo negli Stati Uniti e la candidatura di Zohran Mamdani a sindaco di New York City. Tuttavia, sono stati gli attacchi a Harris a dominare la conversazione, riflettendo le tensioni ancora vive dopo una campagna elettorale particolarmente combattuta.

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