USA-Ucraina: Kyiv rigetta la prima proposta americana sul controllo delle terre rare in cambio del supporto militare
L'Amministrazione Trump sta offrendo un controverso accordo a Kyiv mentre l'Europa pianifica in segreto l'invio di truppe per garantire un potenziale accordo di pace con la Russia.
Gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina un accordo che prevede la cessione del 50% dei diritti sui minerali rari del Paese in cambio del sostegno militare fornito finora. Lo rende noto NBC News.
La proposta, presentata mercoledì a Kyiv dal Segretario al Tesoro Scott Bessent al presidente Volodymyr Zelensky, rappresenta il primo tentativo concreto di Washington di ottenere un rimborso per i miliardi di dollari in armi e supporto forniti dall'inizio del conflitto nel febbraio 2022.
Ma l'Amministrazione Trump ha anche dato apertura a dispiegare truppe americane in loco per sorvegliare queste miniere, una volta raggiunto un accordo con la Russia per porre fine alla guerra.
I dettagli della proposta americana
Il presidente Trump, che ha manifestato più volte il suo interesse per i minerali rari ucraini, stima il valore dell'accordo intorno ai 500 miliardi di dollari:
"Voglio avere la sicurezza di ottenere i minerali rari. Stiamo investendo centinaia di miliardi di dollari. Loro hanno grandi risorse di minerali rari e io voglio la sicurezza di ottenere questi minerali, e loro sono disposti a darmela".
La proposta è stata presentata sotto forma di bozza di contratto durante l'incontro tra Bessent e Zelensky, ma il leader ucraino ha temporaneamente declinato la firma, affermando la necessità di studiare il documento e consultarsi con il suo team.
Uno dei problemi principali di questo accordo, secondo fonti americane, è, però, che molti dei giacimenti di minerali rari si trovano attualmente in territori controllati dalle truppe russe.
La posizione ucraina
Nel frattempo, in un'intervista esclusiva rilasciata ad NBC News, a margine della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Zelensky ha sottolineato la criticità della continuazione del supporto americano:
"Sarebbe molto, molto difficile sopravvivere come Paese indipendente senza il sostegno degli Stati Uniti. Penso che sia molto importante, anzi cruciale".
Il presidente ucraino ha anche espresso preoccupazione riguardo alla vulnerabilità del suo Paese a futuri attacchi russi in assenza della garanzia del sostegno militare americano.
L'iniziativa europea per l'invio del contigente di pace
Parallelamente, anche un gruppo di Paesi europei, guidati da Regno Unito e Francia, sta sviluppando in segreto un piano per l'invio di truppe in Ucraina a garanzia di un potenziale accordo di pace con la Russia, come riferisce Associated Press.
L'idea, inizialmente proposta dal presidente francese Emmanuel Macron all'inizio del 2024, ha guadagnato consensi dopo l'iniziale scetticismo.
A dicembre, rappresentanti di Regno Unito, Germania, Danimarca, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Francia si sono incontrati con Zelensky a Bruxelles per discutere questa possibilità.
Il primo ministro britannico Kier Starmer ha confermato l'impegno del Regno Unito nel voler fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina, mentre il Ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha specificato che il dispiegamento dipenderà dalle condizioni dell'eventuale accordo di pace.
La situazione sul campo
Intanto sul campo di battaglia il conflitto, che secondo le stime NATO ha già causato circa un milione di vittime tra morti e feriti gravi per entrambe le parti, continua a essere il più sanguinoso in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Attualmente, la Russia controlla circa il 20% del territorio ucraino, anche se le forze russe stanno ottenendo lenti ma costanti progressi nelle ultime settimane, pur se a costo di migliaia di vittime, tra morti e feriti gravi, ogni settimana nei campi gelati dell'Ucraina orientale.
La situazione resta, quindi, molto critica per Kyiv. Nel frattempo, le agenzie di intelligence europee avvertono sempre di più del rischio che la Russia possa decidere di attaccare un Paese NATO nei prossimi cinque anni se dovesse percepire un indebolimento dell'Alleanza Atlantica.