USA-Ucraina: continuano le tensioni sui minerali rari, Washington minaccia lo stop a Starlink
Gli Stati Uniti premono sempre di più per ottenere l'accesso alle risorse minerarie ucraine in cambio del sostegno bellico. Kyiv ha respinto la proposta iniziale mentre emergono nuove tensioni tra Trump e Zelensky.
La Casa Bianca sta intensificando la pressione su Kyiv per ottenere l'accesso ai minerali rari dell'Ucraina, arrivando persino a minacciare l'interruzione del servizio internet satellitare Starlink, infrastruttura vitale per le comunicazioni e le operazioni militari del paese in guerra.
L'Amministrazione Trump ha presentato una proposta che prevede il controllo del 50% delle risorse minerarie ucraine - tra cui grafite, uranio, titanio e litio - come compensazione per il sostegno militare fornito dagli Stati Uniti.
Una richiesta quantificata in 500 miliardi di dollari che il presidente Volodymyr Zelensky ha però respinto, sottolineando l'assenza di specifiche garanzie di sicurezza da parte americana come contropartita.
La carta Starlink
In risposta al rifiuto ucraino, i negoziatori statunitensi hanno sollevato la possibilità di interrompere l'accesso al sistema Starlink di SpaceX, cruciale per le comunicazioni militari e civili dell'Ucraina.
Durante un recente incontro tra l'inviato speciale americano Keith Kellogg e Zelensky, Kiev è stata informata di un possibile imminente blocco del servizio in assenza di un accordo sui minerali rari.
Così afferma una fonte anonima coinvolta nei negoziati:
"L'Ucraina funziona grazie a Starlink. Lo considerano la loro stella polare. Perdere Starlink sarebbe un colpo devastante."
Implicazioni militari
L'eventuale interruzione del servizio Starlink avrebbe conseguenze significative sulla capacità bellica ucraina, in particolare sul programma di droni che rappresenta un pilastro fondamentale della strategia militare di Kyiv.
Melinda Haring, ricercatrice senior dell'Atlantic Council, ha evidenziato come l'Ucraina abbia raggiunto nel corso del tempo la parità con la Russia nell'utilizzo di droni, dispiegando un'ampia gamma di velivoli senza pilota, dai droni marini a quelli di sorveglianza fino ai veicoli aerei a lungo raggio.
Iniziative all'ONU
Intanto, sul fronte diplomatico, gli Stati Uniti hanno presentato una propria bozza di risoluzione alle Nazioni Unite in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa.
Il testo, che si contrappone a una proposta separata di Kyiv e dei Paesi alleati europei, sollecita una "rapida conclusione del conflitto" e "una pace duratura tra Ucraina e Russia".
Mosca ha subito accolto positivamente l'iniziativa americana, proponendo un emendamento che include il riferimento alle "cause profonde" del conflitto.
La proposta ucraina e dell'UE, invece, ribadisce "l'urgente necessità di porre fine alla guerra quest'anno" e "raddoppiare gli sforzi diplomatici per ridurre i rischi di un'ulteriore escalation e raggiungere una pace completa, giusta e duratura in Ucraina".