USA e Russia discutono un piano di pace in tre fasi per l'Ucraina che prevede anche nuove elezioni
Fonti diplomatiche rivelano a Fox News i dettagli della proposta in discussione con la Russia che include cessate il fuoco, nuove elezioni e un accordo finale. Zelensky intanto respinge le trattative "senza l'Ucraina".

La diplomazia internazionale accelera sulla guerra in Ucraina con un piano di pace in tre fasi in discussione tra Stati Uniti e Russia, secondo quanto rivelano fonti diplomatiche vicine ai colloqui di oggi a Riad a Jacqui Heinrich di Fox News.
Il piano, che ha già suscitato polemiche, prevede un cessate il fuoco immediato, nuove elezioni in Ucraina e la firma di un accordo finale tra le parti.
🚨NEWS w/ @NanaSajaia - US/Russia 3 stage peace proposal would force new Ukraine elections: foreign diplomatic sources
— Jacqui Heinrich (@JacquiHeinrich) February 18, 2025
The US and Russia are proposing a three-stage peace plan, according to multiple foreign diplomatic sources close to the talks in Saudi Arabia. The plan includes…
I dettagli del piano e le reazioni
Le fonti diplomatiche citate dalla corrispondente di Fox News riferiscono che sia il presidente Trump che Vladimir Putin considerano le nuove elezioni in Ucraina come condizione fondamentale per il successo del processo di pace.
Questo è ciò che afferma una fonte americana sotto anonimato citata da Heinrich:
"Putin valuta la probabilità di eleggere un presidente burattino come piuttosto alta ed è convinto che qualsiasi candidato diverso dall'attuale Presidente dell'Ucraina sarà più flessibile e pronto a negoziare e fare concessioni. A sua volta, Trump è pronto ad accettare qualsiasi risultato elettorale, compresa la possibilità dell'elezione di un burattino filorusso come Presidente. Trump e Putin ritengono basse le possibilità che l'attuale Presidente dell'Ucraina venga rieletto".
Si tratta di un elemento che ovviamente sta generando forte opposizione da parte ucraina, con il presidente Zelensky che ha categoricamente respinto l'ipotesi di accordi presi "sull'Ucraina senza l'Ucraina".
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha intanto dichiarato che la conclusione del conflitto richiederà "una diplomazia complessa e intensa" e concessioni da entrambe le parti.
Rubio ha aggiunto che l'Amministrazione Trump punta a "concludere il conflitto in modo equo" ed evitare che la guerra possa riaccendersi nei prossimi anni.
La risposta europea
L'Unione Europea, finora esclusa dai colloqui diretti tra USA e Russia, sta preparando intanto un massiccio pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina del valore di almeno 6 miliardi di euro, che potrebbe arrivare fino a 10 miliardi.
Il piano include la fornitura di 1,5 milioni di munizioni di artiglieria e sistemi di difesa aerea.
Secondo tre diplomatici europei, questa mossa mira a rafforzare la posizione strategica di Kyiv all'inizio dei negoziati guidati dagli Stati Uniti con la Russia. L'annuncio potrebbe coincidere con una visita simbolica dei Commissari Europei a Kyiv il 24 febbraio per il terzo anniversario dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.
La Francia sta, a sua volta, ampliando gli sforzi diplomatici, organizzando un secondo incontro sulla sicurezza europea e ucraina, come riporta Reuters.
Parigi ha esteso questa volta gli inviti a Canada, Norvegia, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia, Belgio e i Paesi baltici, dopo una prima riunione d'emergenza che aveva visto solo la partecipazione di Regno Unito, Germania, Italia e rappresentanti di NATO e UE.
Il ruolo della Turchia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è offerto di ospitare eventuali negoziati trilaterali tra Kyiv, Mosca e Washington, riporta intanto l'agenzia stampa turca Anadolu.
Durante una conferenza stampa congiunta con Zelensky ad Ankara, Erdogan ha sottolineato che per la Turchia il rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina rappresenta una "condizione imprescindibile".
Da parte sua, il presidente ucraino ha mantenuto una linea ferma, dichiarando che Kyiv non accetterà mai ultimatum da parte russa.
Durante la conferenza stampa ad Ankara, Zelensky ha anche ricordato che l'Ucraina non ha ceduto alle richieste russe che includevano la riduzione delle Forze Armate ucraine, il riconoscimento dei territori occupati come parte della Russia e l'installazione di una leadership filo-russa, neppure nei momenti più difficili del conflitto.