Un giornalista russo è entrato alla Casa Bianca durante lo scontro verbale tra Trump e Zelensky

La Casa Bianca nega di aver autorizzato il corrispondente dell'agenzia statale TASS mentre AP e Reuters sono state escluse dal vertice.

Un giornalista russo è entrato alla Casa Bianca durante lo scontro verbale tra Trump e Zelensky

Un giornalista dell'agenzia di stampa statale russa TASS è riuscito ad accedere all'Ufficio Ovale venerdì durante lo scontro verbale tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre le prestigiose agenzie stampa americane AP e Reuters erano state escluse dall'importante vertice.

La Casa Bianca ha successivamente dichiarato che il corrispondente russo non era stato pre-autorizzato a partecipare al pool stampa.

Il giornalista della TASS si trovava tra un gruppo selezionato di reporter ammessi a seguire l'incontro tra i due leader, parte degli sforzi statunitensi per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina.

Sebbene il gruppo di giornalisti presenti nell'Ufficio Ovale fosse stato accuratamente selezionato, la Casa Bianca ha negato che al corrispondente russo fosse stato concesso il permesso di entrare.

"TASS non era sulla lista approvata dei media per il pool di oggi. Non appena lo staff dell'ufficio stampa si è accorto della sua presenza nell'Ufficio Ovale, è stato scortato fuori dal Segretario Stampa".

Nonostante le rassicurazioni della Casa Bianca sul fatto che il corrispondente della TASS non fosse stato inserito nella lista di coloro la cui presenza era stata approvata, il fatto stesso che fosse lì evidenzia una significativa violazione del protocollo ed una potenziale falla di sicurezza da parte dell'amministrazione.

Questa notizia arriva tre giorni dopo l'annuncio della Casa Bianca di voler sottrarre alla White House Correspondents' Association (WHCA) la scelta dei giornalisti del pool, rompendo con decenni di precedenti.

Martedì, Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha promosso questa mossa come in difesa della libertà di stampa, sottolineando che la WHCA "non dovrebbe più avere il monopolio sul privilegio dell'accesso stampa alla Casa Bianca".

Non è la prima volta che l'amministrazione Trump si trova coinvolta in una controversia con l'agenzia di stampa statale russa.

Nel 2017, la prima Amministrazione Trump finì sotto accusa quando Alexandr Scherbak, un fotografo della TASS, fu invitato a documentare un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

Durante quell'incontro, l'Amministrazione Trump decise di vietare a tutti i giornalisti americani di fotografare la riunione, consentendo l'accesso solo ai fotografi della Casa Bianca e a Scherbak.

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