Un ex deputato repubblicano valuta la candidatura a governatore della Florida come democratico
L'ex repubblicano, noto critico di Trump, sta seriamente considerando di sfidare il dominio del Partito Repubblicano nello Stato
David Jolly, ex deputato che ha abbandonato il Partito Repubblicano a causa dei profondi disaccordi con il Presidente Donald Trump, sta valutando la possibilità di candidarsi alla carica di governatore della Florida. Jolly sta considerando di entrare nella competizione elettorale come democratico, nonostante i repubblicani abbiano ormai un vantaggio formidabile in quello che un tempo era considerato uno stato in bilico.
"Sto considerando molto seriamente una corsa per governatore", ha dichiarato Jolly, specificando che prenderà probabilmente una decisione definitiva nelle prossime sei-otto settimane, dopo una serie di incontri con i democratici avvenuti nel corso dell'ultimo anno. "Mi è chiaro che esiste una coalizione di cittadini della Florida che desidera un cambiamento."
Le riflessioni di Jolly sul suo futuro politico avvengono mentre Trump ha già dato il suo endorsement per il rappresentante Byron Donalds (R-Fla.) per la carica di governatore. Anche Casey DeSantis, first lady della Florida, sta valutando una possibile candidatura alle primarie repubblicane.
Resta una questione aperta se uno stato che ha sostenuto Trump per tre volte consecutive alle presidenziali, con margini sempre crescenti, possa appoggiare una persona molto critica contro l'attuale presidente.
Jolly ha lasciato il Partito Repubblicano nel 2018, registrandosi come elettore senza affiliazione partitica. È un frequente commentatore su MSNBC e un critico vocale di DeSantis e Trump, parlando spesso delle carenze del sistema bipartitico americano e dell'importanza di politiche centriste.
L'ex deputato ha dichiarato che "la corsa per governatore non riguarda Donald Trump". Se dovesse candidarsi, Jolly ha affermato che si concentrerà sulle preoccupazioni relative all'accessibilità economica, incluso il problema dei costi delle assicurazioni sulle proprietà nello stato, così come sull'istruzione e sull'etica, comprese le modifiche al finanziamento delle campagne elettorali.